Edoardo Bove e la Roma meritavano un finale diverso. Questo ha detto il calciatore, senza parlare di sè in terza persona, ma sentendosi già un corpo estraneo quando quasi alla fine del mercato ha trovato l’accordo con la Fiorentina. Ora il campionato è iniziato e Bove la Roma la vede da avversario, ma mai da nemico sportivo.
Il centrocampista avrebbe voluto giocare di più, ma non sempre è possibile assecondare i propri desiderata. De Rossi gli ha fatto capire di trovarsi una squadra: il giovane romano e romanista lo ha fatto ma con la consapevolezza di essere ancora e sempre della Roma. Un grazie ai tifosi prima di andare a Firenze e giocare le partite con la Viola.
Edoardo Bove, quel ricordo che non passa
Ora però c’è la sosta Nazionale e Bove, come tanti altri suoi colleghi, è stato convocato dall’U21 dove ha ritrovato qualche vecchia conoscenza. Una su tutte: Niccolò Pisilli. Centrocampista che è rimasto a Roma, a differenza del collega, per volere diretto di Daniele De Rossi. Questo Bove non l0 ha dimenticato: l’incontro fra i due però è qualcosa di magico, per restare in tema con i giallorossi, e al momento del cambio con il San Marino Bove abbraccia il collega come farebbe con un amico che non vede da tanto tempo.
Il messaggio è chiaro: Edoardo Bove ha nostalgia di Roma, di quell’ambiente che nella sostanza non lascerà mai e cercherà di fare tutto il possibile per tornarci. La Fiorentina è una grande opportunità per lui, infatti il rapporto con i viola è cominciato nel migliore dei modi. La Roma, però, è la sua vita. Coincide con la parola casa che spera di ritrovare quanto prima.
Il cambio è commovente
Sarà difficile, ma il ragazzo non smette di sperare. Si vede dalle lacrime, dagli abbracci e dalla commozione latente che traspare anche dopo una sostituzione normale che, però, è in grado di sollecitare una ferita ancora aperta. Un addio che, nella sostanza, non avverrà mai.