Nella notte italiana l’Argentina ha battuto il Cile per 3-0 e la terza rete della Seleccion è stata siglata dal romanista Paulo Dybala. La Joya è tornata al gol con la maglia della sua nazionale a distanza di due anni dall’ultima volta. In estate non era stato preso in considerazione dal tecnico Lionel Scaloni per la Copa America poi vinta dall’Albiceleste, ma adesso le cose sembrerebbero essere cambiate.
Dybala è entrato in campo sul punteggio di 1-0 e ha siglato la terza marcatura dell’Argentina con uno splendido tiro di sinistro da posizione defilata che si è insaccato sul secondo palo alla sinistra del portiere cileno.
Ma l’aspetto che non è passato inosservato ai tanti tifosi giallorossi è stato anche il numero di maglia di Paulo Dybala. In assenza di Leo Messi – ancora fermo ai box a causa di un importante problema alla caviglia registrato nella finale di Copa America – la maglia numero 10 è stata affidata proprio a Paulo Dybala.
Una serata perfetta, quindi, quella di Paulo Dybala. Il tecnico argentino Scaloni, dopo il fischio finale, ha parlato della Joya e della maglia numero 10 indossata.
Lionel Scaloni subito dopo il match vinto dalla sua squadra contro il Cile si è soffermato sulla scelta di richiamare in nazionale Paulo Dybala. Il giocatore della Roma, infatti, non aveva preso parte alla scorsa Copa America, vinta dall’Argentina negli Stati Uniti.
Dybala ha scelto di rimanere a Roma nella speranza di poter tornare ancora nel giro della nazionale. E la sua strategia è risultata essere vincente.
Queste le parole di Scaloni sul conto della Joya: “Nel periodo della Copa America non era nelle migliori condizioni fisiche possibili. Quando sta bene come oggi, invece, si mette a disposizione, segna e contribuisce in tanti aspetti della squadra: il passaggi, il recuperi, giocate. Quando un giocatore della sua categoria ha questo atteggiamento, non c’è altra scelta che ringraziarlo“.
E sulla scelta della maglia numero 10: “Penso che sia un calciatore che possa meritare il 10. È un giocatore che quando è in forma fa la differenza, può darci tanto“.