La Roma, agli ordini di De Rossi, sta lavorando a Trigoria per preparare la ripresa del campionato dopo la sosta delle nazionali. Il tecnico giallorosso lavorerà inevitabilmente a ranghi ridottissimi anche per l’assenza di ben 19 elementi della rosa, tutti impegnati con le rispettive nazionali.
La ripresa delle attività non riguarderà solo il campionato, ma abbraccerà anche le sfide di Europa League. Da quando si ripartirà, insomma, non si scherzerà più. La Roma sarà chiamata a risalire pian piano la china dopo un avvio di campionato molto deludente con due soli punti all’attivo in classifica in tre gare disputate e una sola rete messa a segno.
La sosta per le nazionali servirà anche per schiarirsi le idee e per trovare la condizione fisica che è stata una delle carenze di questo avvio di stagione. Si riprenderà con la sfida del 15 settembre a Marassi contro il Genoa, un match che evoca il recente trascorso che ha visto la Roma soccombere contro il Grifone per 4-1 quando ormai l’epopea Mourinho stava per avviarsi verso il tramonto.
Poi la Roma giocherà di nuovo all’Olimpico il 22 settembre, contro un’Udinese che ha dato ottima prova di sé in questo avvio di campionato, balzando a sorpresa in testa alla classifica, in coabitazione con Inter e Juventus. In Europa League, la formazione capitolina è attesa da un avvio da brividi contro il temibile Atletico Bilbao nel match in programma il 26 settembre che aprirà le danze nel girone che è stato sorteggiato appena una settimana fa.
La Roma sarà poi impegnata ancora in casa il 29 settembre contro il Venezia, in quella che sicuramente appare la sfida meno impegnativa di tutto il ciclo. Saranno quattro partite che ci diranno realmente quanto vale questa Roma e quali potranno essere le sue ambizioni. Il compito di De Rossi sarà quello di amalgamare in fretta i nuovi arrivati al resto del gruppo e trovare un modulo più congeniale che possa farà coesistere Dybala e Soulè.
L’altro obiettivo fondamentale è quello di mettere in condizione Dovbyk di battere a rete. L’attaccante ucraino è stato servito poco e male in queste prime tre gare di campionato e questo spiega anche la “stitichezza” della Roma in zona gol.