Daniele De Rossi ha rilasciato a DAZN un’intervista davvero molto interessante. Il mister della Roma ha parlato di come sia sicuramente diverso il ruolo di allenatore rispetto a quello di calciatore e di come quest’estate non si sia concesso nemmeno un giorno di vacanza per preparare al meglio la stagione. Nel corso della chiacchierata DDR ha trovato il modo anche di parlare di una passione che aveva da ragazzo.
De Rossi ha infatti rivelato che anche lui passava ore davanti a giochi come Scudetto o Football Manager: i giochi di calcio manageriali erano quelli che lo divertivano di più, pertanto già all’epoca si capiva quale potesse essere il suo destino. Il tecnico capitolino racconta a DAZN che in estate lui e i suoi amici si creavano la propria squadra: molte volte DDR sceglieva la Roma e decideva quindi di fare l’allenatore dei giallorossi.
All’epoca non poteva immaginare che dopo tanti anni avrebbe davvero ricoperto quel ruolo. “A me poi è capitato davvero“, afferma De Rossi, che poi rivela un particolare che fa sorridere tutti. “Spero di essere un po’ più bravo rispetto a Football Manager – le sue parole a DAZN – lì ogni tanto spegnevo e riaccendevo senza salvare, così le partite perse non si contavano. Qui devo chiedere se è possibile farlo, ma temo di no”.
In realtà è una ‘tattica’ che almeno una volta hanno utilizzato tutti i giocatori di Football Manager. Non a caso alle parole di Daniele De Rossi ha subito replicato l’account del celebre gioco. In un post pubblicato su X, infatti, Football Manager Italia scherza sulla metodologia confessata dall’allenatore della Roma.
“Lo abbiamo fatto tutti. Anche DDR lo ha fatto“, si legge nel post, con tanto di video dello spezzone dell’intervista in cui l’ex Capitan Futuro ammette di aver più volte spento il gioco ed evitato di salvare dopo una sconfitta. Sotto il post di Football Manager Italia tanti commenti da parte di appassionati del famoso gioco manageriale: “Io lo faccio quando un giocatore importante si rompe per più di 2 mesi“, scrive Nico, mentre Manolo adottava soluzioni ancora più drastiche: “Rompevo il CD se no non avevo più vita“.