Daniele De Rossi ha scelto di fare a meno di Paulo Dybala nella formazione titolare, come era già accaduto nei match contro il Cagliari e contro l’Empoli. In quelle due occasioni, pendevano ancora tante incognite sul futuro della Joya a differenza di quanto accaduto nella serata di ieri.
Proprio dell’esclusione dell’argentino si è parlato nel salotto di “Sky” dopo la fine della partita conclusasi a reti bianche. Sulla vicenda è intervenuto, tra gli altri, anche Alessandro Del Piero, l’ex fuoriclasse della Juventus che da alcuni anni svolge il ruolo di opinionista per la tv privata di Murdoch.
“Nessuno può accettare questo, a meno che non hai 40 anni e decidi di rimanere in un posto così, non certo Dybala. Però può fare parte di una stagione lunga, di un periodo anche a livello psicologico in cui una decisione così ha assorbito tanto”. Secondo Del Piero, Dybala potrebbe giocare con maggiore continuità dopo la sosta per le nazionali.
Per il celebre “Pinturicchio” la sosta giungerà propizia “sia a lui che all’allenatore che alla squadra di ristabilire certe situazioni. Stiamo parlando di Dybala”. La decisione di De Rossi di continuare a puntare su Soulè facendo a meno della Joya, ha un po’ diviso la tifoseria giallorossa. Non tutti hanno condiviso la scelta del mister che ha deciso di privarsi del suo uomo simbolo in un big match fondamentale in questo inizio di stagione piuttosto problematico per la Roma.
L’asso argentino ha fatto il proprio ingresso in campo dopo un’ora esatta di gioco, subentrando al posto di Soulè. Fra l’altro, al momento della sostituzione, Dybala è stato salutato dal pubblico bianconero con un caloroso applauso. Una ovazione inattesa che ha emozionato lo stesso giocatore, apparso sorpreso per la straordinaria accoglienza ricevuta.
I tifosi juventini non hanno dimenticato le gesta della Joya nei sette anni in cui ha vestito la maglia bianconera. Complessivamente Dybala ha disputato ben 293 partite con la Juventus, vincendo 5 scudetti e diversi trofei lasciando dei ricordi che sono rimasti scolpiti nella memoria della tifoseria.