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FIFA, rivoluzione nel regolamento: il gesto del razzismo può avere effetti clamorosi…

Approvata una delibera FIFA volta a contrastare il razzismo durante le partite ufficiali: il gesto che ha suscitato scalpore

 

Misure sempre più severe da parte della FIFA per contrastare il fenomeno del razzismo nelle partite ufficiali e negli eventi internazionali. La novità era al vaglio già da qualche mese, dopo la lettere del maggio scorso mandata dall’organo calcistico mondiale a tutte le federazioni affiliate. Si comunicava la messa ai voti della proposta antirazzista nel Congresso di Bangkok che si sarebbe svolto di lì a poco. La delibera ha introdotto così una nuova regola nel gioco del calcio che prevede l’interruzione della partita nel caso in cui un giocatore faccia il gesto della X all’altezza dei polsi con le braccia. Un gesto che segnala ai giudici di gara di essere vittima di un atto di carattere razzista.

Gianni Infantino, presidente Fifa, durante il suo mandato ha impegnato sempre più sforzi nella lotta al razzismo. E questa novità di recente introduzione va proprio in questa direzione, potenziando il protocollo antirazzismo già esistente. Prima, in caso di cori razzisti, erano previsti tre step: fermare il gioco, sospenderlo e, se le offese continuavano, interrompere definitivamente la partita. Adesso, incrociare le braccia all’altezza dei polsi a forma di X vuole diventare una sorta di gesto standard globale inequivocabile. A quel punto l’arbitro ha il potere di mettere in pausa la partita prima di decidere se sospenderla o interromperla definitivamente.

FIFA, altra norma per contrastare il razzismo: ecco il gesto della X

La X – regola ufficiale a partire dal Mondiale femminile under 20 scattato nello scorso weekend in Colombia – sarà presente in tutte le competizioni Fifa. Compresa la Coppa del Mondo per club che prossimamente prenderà il via. “A seguito dell’approvazione unanime al 74° Congresso FIFA a Bangkok, Thailandia, il 17 maggio 2024, il gesto globale delle braccia incrociate per segnalare insulti razzisti diventa parte del protocollo calcistico in occasione della Coppa del Mondo femminile Under 20 FIFA Colombia 2024, si legge nella nota dell’organismo pubblicata sui propri canali ufficiali per darne notizia a livello globale.

L’organo di governo del calcio mondiale precisa che il gesto No Racism darà potere a giocatori, arbitri e dirigenti delle squadre in caso di discriminazioni, e “sarà parte dell’attuale procedura in tre fasi. Incrociando le mani sui polsi, i giocatori potranno segnalare direttamente all’arbitro di essere stati presi di mira da insulti razzisti, spingendo l’arbitro ad avviare la procedura in tre fasi. Con la prima fase, la partita verrà interrotta. Se gli insulti continuano, la partita verrà sospesa, con i giocatori e gli ufficiali di gara che usciranno dal campo di gioco. Nel caso in cui l’incidente non cessi, nella terza fase, la partita verrà abbandonata”.

Giulio Benatti
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