Juve-Roma è sempre una partita importante. Il big match contro i bianconeri in questo caso rivelerà anche le reali ambizioni della Roma, leggermente frastornata dal mercato. Tante operazioni sono riuscite, altrettante sono saltate. L’ultima parola su questo però spetta al tecnico giallorosso che è chiamato anche a chiarire alcuni episodi extra campo come la lite presunta con Bryan Cristante uscita sui giornali nelle scorse ore, un servizio del TG2 ha addirittura parlato di confronto acceso con i due che sarebbero arrivati alle mani.
Poi c’è la sfida con la Juventus: il rapporto con Thiago Motta è ottimo e l’allenatore racconta anche qualche retroscena importante con l’attuale allenatore della Vecchia Signora, ultima ma non per importanza la cessione di Bove. Il tecnico della Roma non si risparmia su nessun argomento. Cosa ha detto in conferenza stampa alla vigilia di Juve-Roma:
MERCATO – “La Roma ha fatto un mercato migliore dell’Inter, ma l’abbiamo vista con l’Atalanta e ha fatto paura un po’ a tutti. Noi, a differenza loro, non dovevamo soltanto fare dei piccoli ritocchi. C’è stata la giusta collaborazione, l’importante è riuscire a inserire i meccanismi idonei in poco tempo e attraverso poche sessioni di mercato. Puntiamo a fare bene da subito per cercare, eventualmente, di ritoccare di volta in volta”.
THIAGO MOTTA – “Un amico a cui sarò sempre grato perchè mi è stato vicino in momenti particolari, contro di lui non sarà semplice perchè ti può sempre sorprendere nelle scelte di formazione. Dobbiamo andare a Torino con la mentalità giusta e senza remore considerando però che abbiamo davanti a noi una squadra che non regala nulla. Cercheremo di dare il massimo sempre e a prescindere”.
OBIETTIVI – “Noi abbiamo il dovere di migliorarci, ma è chiaro che diventa difficile andare dietro a squadre come Inter, Juve, Atalanta, ma anche Lazio, Bologna e Fiorentina. Dobbiamo arrivare ad avere il loro passo ma serve tempo e lavoro. Con la società ci siamo detti di andare in una certa direzione e lo stiamo facendo”.
LITE CON MANCINI E CRISTANTE – “La discussione con Mancini e Cristante non è minimamente esistita. C’è stato un avvicendamento con il centrocampista, ma senza toni esagerati e non siamo neanche arrivati alle mani. Sono costretto a querelare chi ha diffuso certe inesattezze perchè mi devo tutelare. Non ho idea del perchè abbiano voluto dare un certo peso a cose di campo che succedono di volta in volta ovunque. Chiarito quel momento ci siamo abbracciati e tutto è tornato come prima”.
CESSIONE BOVE – “Mi dispiace per lui perchè è un ragazzo d’oro, ma è vero che non l’ho bloccato. Devo prendermi le mie responsabilità. Avevo detto a Pellegrini e Paredes di voler inserire un paio di centrocampisti nuovi. Spero che non sia un rimpianto troppo forte come Calafiori o Frattesi ma comunque gli auguro il meglio e che riesca presto a trovare un posto in Nazionale”.
ARRIVO KONÈ – “L’ho fortemente voluto perchè ha una fisicità importante. In grado di uscire da situazioni complicate con strappo e non solo qualità come abbiamo in altri centrocampisti. Saprà dimostrare il proprio valore anche qui a Roma come ha fatto in Francia dove non solo è stato molto apprezzato, ma anche temuto in campo per una certa capacità a livello di gioco e impostazione”.
MODELLO ATALANTA – “Il nostro riferimento come società deve essere l’Atalanta. Una realtà in grado di costruire basi solide per poi evolversi lentamente arrivando a vincere facendo un bel calcio. Serve tempo, pazienza e capacità. La Roma è più verticale rispetto all’Atalanta di Gasperini. Speriamo di crescere in fretta mettendoci meno tempo della Dea”.
SOCIAL – “Li uso poco. Meno leggo e meglio sto, ho anche disattivato le notifiche. La scorsa volta ho parlato di subumani rispetto a chi mi aveva augurato le cose peggiori, fra cui la morte. È anche vero – come ho già detto – che i social non sono il mondo reale. La gente quando mi vede per strada mi saluta e mi abbraccia, nessuno mi ha mai fatto pesare niente”.