Kevin Danso non sarà un giocatore della Roma. In una notte a dir poco movimentata il Lens riferisce, attraverso i propri canali ufficiali, che il calciatore tornerà in Francia per non aver passato l’idoneità in Italia. Potevano essere fatti ulteriori accertamenti, ma la situazione si è complicata non appena è stato riscontrato che il calciatore aveva dei problemi cardiaci all’altezza dei ventricoli.
Quadro clinico da tenere d’occhio per i parametri italiani. La vicenda Eriksen insegna che all’estero si può giocare anche con determinati ausili in caso di accertamenti dovuti a determinate patologie. In Italia no. L’affare si è complicato sulla base di controlli suppletivi che avrebbero dovuto esser fatti: i giallorossi non se la sono sentita di continuare in questa direzione dopo aver parlato con il Lens.
Kevin Danso, cosa ha fatto saltare l’affare
Una vera e propria chiusura arrivata quando sembrava tutto ancora possibile. Non è la prima volta in questo mercato, anche Pubill non ha passato le visite mediche con l’Atalanta. Le ragioni sono diverse, ma la dinamica non cambia. Il tesseramento di un calciatore sembra essere scontato una volta conclusa la trattativa economica, ma ci sono tanti altri fattori da tener presente.
Test da fare, esami da sostenere. La firma è la punta di un iceberg. Quello della Roma, in questo caso, si è sciolto come neve al sole. I giallorossi avrebbero già trovato il sostituto, ma la beffa per Danso rimane. Ritenuto a oggi uno dei difensori più forti presenti in Ligue1. La società Roma, dal canto proprio, ritiene di aver fatto il massimo possibile per portare a termine la trattativa.
Breve ma intenso
A 24 ore dalla fine del mercato è costretta a guardare avanti, ma soprattutto a non guardarsi indietro. Danso resta un capitolo chiuso. Breve, ma intenso. Le immagini del difensore nella Capitale resteranno comunque una traccia particolare: il cinque metaforico dato ai bambini presenti a Ciampino resta comunque una bella pagina di sport in una cornice che si è rivelata sfuocata.