Roma, altra lite pregressa? Il giocatore se la prese con De Rossi dopo Cagliari

Il duro confronto tra l’allenatore e Cristante non sarebbe essere stato l’unico delle ultime settimane: l’indiscrezione di Repubblica

Mattia Mortarotti -
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lite Mancini-De Rossi post Cagliari
Daniele De Rossi ( FOTO FORNELLI/KEYPRESS )

Si sa, quando le cose non vanno bene i problemi affiorano. Ma se il detto “i panni sporchi vanno puliti in casa” dovrebbe essere il dogma di ogni spogliatoio, non sempre tutto rimane tra le mura della squadra. Nella Roma la tensione sembra essere più alta del normale a causa di svariati motivi.  Il primo, sicuramente, è legato ai risultati. Il solo punto conquistato dopo due partite rende già molto importante la difficilissima trasferta a Torino contro la Juventus di Thiago Motta: una sconfitta all’Allianz Stadium manderebbe i giallorossi a -8 dalla vetta della classifica dopo appena tre giornate di campionato.

E poi c’è la questione mercato. Le voci, si sa, destabilizzano. I giocatori, anche se non rilasciano dichiarazioni, leggono i giornali e sentono le notizie che li riguardano e ci possono essere delle ripercussioni.

Altra lite dopo oltre al caso Cristante? Parole grosse dopo Cagliari…

 

Il caso Cristante sta tenendo banco nelle ultime ore, nelle quali si rincorrono indiscrezioni di quasi contatto fisico tra il centrocampista e Daniele De Rossi e smentite da parte della società. Il giocatore, mai realmente apprezzato da una parte della tifoseria, ha sentito anche la poca fiducia del club che lo avrebbe messo sul mercato in caso di offerta congrua. Le prestazioni deludenti di questo inizio di stagione hanno fatto il resto e la tensione è salita alle stelle.

Ma non sarebbe l’unico battibecco di queste ultime settimane in casa giallorossa. A dare la notizia è La Repubblica, secondo la quale un acceso diverbio ci fu anche dopo la partita di settimana scorsa contro il Cagliari. Protagonista, secondo il quotidiano, Gianluca Mancini. Il difensore avrebbe attaccato De Rossi e la sua scelta di non schierare Dybala dal primo minuto ma solamente per il finale di gara, preferendogli Zalewski. Va detto che l’argentino era al centro della trattativa che avrebbe dovuto portarlo in Arabia Saudita e la sua concentrazione poteva non essere massima.

Al netto delle idee, più o meno condivisibili, e del motivo delle esternazioni (un giocatore può criticare apertamente un allenatore per scelte tecniche, specialmente alla prima giornata con il mercato ancora aperto?), il problema di fondo è un altro. Come in ogni famiglia, anche nelle squadre di calcio ci sono i problemi. Quello che differenzia le grandi società dalle altre è la capacità di tenere tutto dentro le mura dello spogliatoio. I panni sporchi si puliscono in casa.