Stephan El Shaarawy aspetta, ma il tempo non sempre è galantuomo. Il calciatore giallorosso attende una partita da titolare. In questo avvio di campionato De Rossi gli ha preferito altri, ma in 180 minuti non c’è stato nemmeno spazio per approfondire l’esilio forzato di un calciatore che per la squadra ha sempre dato il massimo. El Shaarawy – anche dagli allenamenti – sembra essere più in forma di altri e, aspetto più importante, non ha mai messo in dubbio il ruolo o le scelte del mister.
Dovrebbe esser prassi, ma le dinamiche interne a Trigoria, fra smentite e rettifiche, dicono altro. Non tutti hanno la pazienza, serafica e consapevole, del Faraone. L’ex rossonero resta in panchina. Solo qualche minuto a Cagliari. Una passerella. Poi più nulla. Quando ci sarebbe stato bisogno dei suoi colpi, della sua presenza e del suo estro.
El Shaarawy, il faraone ai box
La domanda, fra le tante, che si fanno a Roma è: perchè Stephan El Shaarawy non gioca? Questo interrogativo, forse, lo risolverà Daniele De Rossi in vista della partita con la Juventus. Un match molto sentito anche dall’esterno offensivo che scalpita per avere una chance. Forse, davvero, è arrivato il suo momento: non si può più procrastinare.
Anche perchè – e qui veniamo a una nota che potrebbe diventare dolente – il calciatore è cercato in Italia e all’estero. In Serie A sembrerebbe avergli messo gli occhi addosso l’Atalanta che potrebbe tentare il blitz in questi ultimi giorni di mercato. Le potenzialità – sia economiche che tecniche – all’Atalanta non mancano e il Faraone potrebbe restare ammaliato dalla corte di una squadra che ha comunque vinto un trofeo importante in Europa.
Contro la Juve per rinascere
La realtà dei fatti, adesso, però, è un’altra: El Shaarawy è un calciatore della Roma e con la Roma cerca riscatto e minuti da giocare. Non ha mostrato, finora, particolari velleità né insofferenze. Vorrebbe avere un’occasione. Non è chiedere troppo alla luce di quanto visto dai giallorossi in campo finora. Che sia arrivato il suo momento lo dicono tutti, l’auspicio è che possa tornare a pensarlo anche De Rossi.
Il tempo degli esperimenti è finito: El Shaarawy rappresenta una certezza, dal punto di vista dell’usato sicuro, a cui è difficile rinunciare. Altrimenti quel che si trascura diventa pregiato per qualcun altro: una leggerezza che, in questo momento, i giallorossi non possono permettersi. Il faraone deve uscire dal suo “sarcofago”.