Edoardo Bove che svuota l’armadietto a Trigoria è forse una delle immagini più sconcertanti e tristi del passato recente. Non c’entra la qualità tecnica del calciatore, quella resta oggetto di discussione in sede tattica. Dal punto di vista emotivo la storia di Edoardo Bove, che sta per essere ceduto in Inghilterra o in Germania, somiglia a un poema epico terminato parzialmente.
Di quelli dove c’è l’eroe buono che, con tenacia e sacrificio, supera ogni ostacolo per vivere un momento di gloria. Il ragazzo, romano e romanista, è stato accostato per tanto tempo a Daniele De Rossi. Ora da Daniele De Rossi potrebbe separarsi davvero con un addio al sapore di rimpianto. Si poteva e doveva fare meglio, perchè i sogni restano il motore del mondo.
Bove, un addio amaro
Il business, però, comanda il resto e se Bove fa più comodo altrove per le casse romaniste l’armadietto si svuota e la commozione diventa “superflua”. L’effetto sorpresa, però, Edoardo Bove lo avrebbe voluto. In special modo dopo essersi reso conto che Cristante potrebbe andare via. Un addio, quello del centrocampista friulano, che avrebbe potuto aprire numerosi spazi al collega romano. Invece entrambi potrebbero salutare Trigoria senza farvi mai più ritorno.
L’ex numero 52 giallorosso non può accettare un epilogo del genere, in particolare dopo aver preso la numero 8. Maglia che aveva dalle giovanili della Roma. Un percorso che sembrava essere destinato a continuare, quasi come fosse la chiusura di un cerchio. Ironia della sorte: due cerchi attaccati formano un otto.
La Roma nel cuore
Stavolta, però, la circonferenza è destinata a riaprirsi sul più bello con qualche lacrima e la volontà di credere – persino quando sembra un’utopia – che il mercato possa riservare un’ultima sorpresa. Bove e la Roma: un percorso netto che non doveva concludersi con un’uscita di scena, perchè la favola di Bove – al netto della scelta tecnica – insegna che i grandi amori possono anche essere non corrisposti.
Il matrimonio professionale con i giallorossi sta per essere interrotto, ma non per questo bisogna cancellare il passato. La beffa maggiore, però, è che c’era – nell’aria della Capitale – ancora tanta voglia di presente e Bove dovrà viverlo altrove. Come quando l’amata, per forza di cose, ti nega l’ultimo bacio sapendo che sarebbe il più amaro di tutti.
Senza lieto fine
Non doveva finire così, tra la Roma e Bove, uniti da sempre, ma la parola “The end” comparirà lo stesso. Senza aspettarsi il lieto fine. Anche se adesso andrebbe bene addirittura un colpo di scena. Al pari di un gol importante in pieno recupero. Com’è successo con Dybala. I bis, però, sono un lusso che la Roma non può permettersi.