Il mondo del calcio ha ricevuto una notizia davvero spiacevole nella giornata di ieri. Sven Goran Eriksson è scomparso all’età di 76 anni a causa delle conseguenze di un tumore al quale stava combattendo da molto tempo. Pochi giorni prima del suo decesso, su Amazon Prime era uscito un meraviglioso documentario sulla sua vita e carriera, denominato “Sven”.
Moltissimi volti noti del mondo del calcio hanno salutato l’ex allenatore e dirigente sportivo svedese. Nel corso della sua brillante carriera, Eriksson è stato direttore tecnico della Roma, della Fiorentina, della Sampdoria e della Lazio nel nostro Paese.
Alla Roma la sua avventura durò dal 1984 al 1987 e viene ricordato anche per aver vinto la Coppa Italia nella stagione 1985-1986. Al netto di tutti questi discorsi, però, all’unanimità Eriksson ha lasciato un vuoto incolmabile nel mondo del calcio. Un personaggio gentile, serio e preparato.
Da molti è stato definito come uno degli allenatori maggiormente corretti della storia del calcio. Un vero e proprio gentiluomo che è stato ricordato da tutti nella giornata di ieri, non appena si è diffusa la notizia della sua dipartita. Anche l’ex difensore della Roma Aldair ha ricordato sui social un uomo che per lui si è rivelato essere importantissimo. Ecco che cosa ha detto.
Il ricordo di Aldair su Eriksson: “È stato meraviglioso lavorare con te”
Alla Roma Sven Goran Eriksson ha cominciato la sua avventura in Italia a metà anni Ottanta. Inoltre, viene ricordato anche per aver portato nel Vecchio Continente diversi calciatori che si sono, con il tempo, rivelati essere molto forti. Uno di questi è, senza dubbio, l’ex difensore della Roma Aldair.
Pluto – questo era il soprannome del calciatore – ha ricordato Eriksson sulla sua pagina Instagram con queste parole: “È stato meraviglioso lavorare con te. L’ho conosciuto appena arrivato in Europa e ho capito di aver incontrato una persona seria e intelligente, che ha lasciato grandi ricordi a tutti noi. Sei riuscito a vincere e hai fatto un ottimo lavoro ovunque sei andato. Eravamo consapevoli della malattia, ma questo non ha alleviato il nostro dolore. Un grande abbraccio a tutta la famiglia“.