In questa strana estate di calciomercato, fatta di ritardi e trattative partite quasi per tutti troppo in ritardo, il caso di Federico Chiesa è passato progressivamente in secondo piano. Ricordate le prime settimane di luglio? Non passava giorno, o meglio ora, che il suo nome non finisse al centro delle cronache sportive considerando la rottura – che aveva fatto molto rumore – con la Juventus. In mezzo c’era stata però anche la parentesi deludente dell’azzurro agli Europei che hanno reso però ancor più fuori mercato le sue pretese economiche, cioè il motivo che ha fatto esplodere l’intera vicenda attorno a lui.
Innanzitutto al livello interno con il club bianconero, che non ha voluto rinnovargli il contratto, poi, nei giorni successivi, con le altre squadre che comunque hanno provato a chiedere informazioni per l’attaccante in uscita. Con alcuni casi eclatanti: come quello del Besiktas che aveva giudicato “illogici” i 9 milioni pretesi dell’esterno. E adesso che siamo arrivati a fine mercato praticamente l’ipotesi che alla fine Chiesa possa anche rimanere dov’è per un altro anno non è più da scartare. La Juve, dal canto suo, nonostante una partenza di mercato tutta in salita e duramente criticata – Giuntoli in tal senso è riuscito a far cambiare i giudizi nei suoi confronti – ha saputo voltare pagina. Lo stesso non si può dire dell’esubero di lusso azzurro.
Certo, quanto accaduto con l’attaccante comunque rappresenta una grana per il club di Torino considerando che, se non si troveranno soluzioni, alla fine Chiesa l’anno prossimo si libererà a zero. Con in più altri 5 milioni di stipendio in tasca (l’esterno è ad oggi il terzo più pagato della squadra). Non proprio il massimo considerando quanto speso dalla Juve quattro anni fa per comprarlo dalla Fiorentina: oltre 60 milioni di euro. Pensare allora che la società non riesca a rientrare nemmeno di una minima parte del costo del cartellino è davvero paradossale; per questo i bianconeri le hanno provate tutte, deprezzando clamorosamente il suo valore pur di venderlo. Ma non è bastato.
Prima di Euro 2024 si parlava di 35 milioni, poi dopo il fallimento dell’Italia almeno di una decina in meno, adesso addirittura 15. Un crollo verticale nella valutazione per uno che, fino a poco tempo fa, era considerato uno degli astri nascenti del nostro calcio. Eppure ad oggi, 27 agosto, il calciatore è ancora in rosa alla Juve sebbene da separato in casa considerando che l’allenatore, di comune accordo con la società, ha dichiarato senza troppi problemi di poter fare a meno di lui (e in queste ore stanno arrivando tutti i sostituti).
In tanti ventilavano per questi giorni di mercato un possibile riavvicinamento tra la Roma, l’unica squadra che si era mossa con decisione per il calciatore prima che quest’ultimo prendesse (troppo) tempo, e il calciatore, sulla scorta della trattativa di massima imbastita nelle scorse settimane. Specie quando Dybala ormai sembrava ad un passo dall’addio. Forse anche per questo, visto che poi la Joya ha deciso di restare, la pista per portare l’azzurro nella Capitale si è definitivamente raffreddata. Ecco allora che, nelle ultime ore, avevano preso quota le ipotesi estere: prima il Barcellona, adesso il Liverpool. E se il primo aveva raggiunto l’accordo con l’agente di Chiesa, le regole del fair play finanziario avrebbero impedito ai catalani di tesserarlo. Da qui l’ultima suggestione verso l’Inghilterra.
L’indiscrezione è stata rilanciata in queste ore dal noto esperto di mercato Fabrizio Romano. Secondo il giornalista il club inglese avrebbe avuto un primo contatto con l’entourage del calciatore riscontrando la disponibilità a trasferirsi in Premier.
“Il Liverpool tenta il primo approccio con Federico Chiesa, possibile opzione per gli ultimi giorni. Chiesa, disponibile sul mercato perché la Juve vuole trovare una soluzione e #LFC ha preso contatto oggi. Il Liverpool sta valutando le condizioni dell’accordo, poiché Chiesa sarebbe interessato a trasferirsi in Premier League”.
La Juve come detto farebbe di tutto pur di sbarazzarsi dell’ex Fiorentina dunque, almeno in teoria, l’operazione sarebbe più che fattibile. A mancare però è il tempo: il 30 agosto a mezzanotte si chiudono i giochi e se veramente si vorrà chiudere la partita Chiesa entro quella data bisognerà affrontare una vera e propria corsa contro il tempo.