Roberto Pruzzo è andato giù duro questa mattina in radio in merito alle scelte di Daniele De Rossi nella partita di ieri sera contro l’Empoli. I giallorossi sono usciti sconfitti dallo Stadio Olimpico con il punteggio di 1-2, nonostante i tre pali colpiti nel secondo tempo e la reazione di nervi e di orgoglio nel finale.
Per la prima nella storia della Serie A i giallorossi sono usciti sconfitti in casa contro la compagine toscana. Nei precedenti 16 match giocati all’Olimpico, infatti, la Roma si era imposta in 14 occasioni e la sfida era terminata in parità nei restanti 2 incontri.
Un inizio di campionato horror quello della Roma. Nella prima giornata era arrivato lo scialbo pareggio per 0-0 contro il Cagliari. Un punto in due partite per il club dei Friedkin e all’orizzonte ora c’è anche la difficile sfida di domenica prossima contro la Juventus di Thiago Motta.
Ieri sera la Roma ha disputato un primo tempo con pochissima aggressività e ritmo, come sostenuto da Daniele De Rossi nella conferenza stampa post match. Nel secondo tempo tre legni e un po’ di sfortuna non hanno permesso di evitare la sconfitta.
Roberto Pruzzo all’attacco di Daniele De Rossi: “Ha sbagliato tutto”
Pochi minuti fa a Radio Radio Mattino Roberto Pruzzo ha espresso la sua tranciante opinione in merito alla partita disputata ieri sera dalla Roma all’Olimpico contro l’Empoli. L’ex bomber giallorosso ha espresso una opinione abbastanza netta sull’operato di Daniele De Rossi ieri, ma non solo.
Pruzzo ha parlato anche della prestazione dei nuovi arrivati, dichiarando come non si debba trarre un giudizio solo da quello che si è visto ieri in campo. La strada, infatti, è ancora lunga.
Ecco che cosa ha detto l’ex attaccante della Roma degli anni Ottanta: “Il primo tempo della Roma è stato di un livello basso che annulla la buona ripresa, con tre pali che non hanno permesso di rimettere in piedi il match. Leandro Paredes ha affossato la gara. De Rossi ha sbagliato quasi tutte le scelte, ma bisogna andare cauti a dare giudizi definitivi. Soulé troppo solista, deve abituarsi a giocare più con i compagni. Dovbyk troppo statico, deve trovare più spazio e profondità. Lo ha dimostrato solo nelle prime due azioni“.