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Dybala rifiuta 75 milioni per la Roma: i tifosi “dategli la 10”. Cosa ne pensa Totti?

Dopo il gesto dell’argentino sono in tanti in queste ore a chiedere al club di affidargli la storica maglia del pupone. Nessuno finora l’ha mai più indossata: che sia arrivato il momento?

Il gesto d’amore che ha fatto Paulo Dybala vale la maglia numero 10 di Francesco Totti? E’ questa la domanda che sta rimbalzando stamattina praticamente ovunque tra i tifosi. C’è chi è sicuro: quanto fatto dal giocatore, proprio come a suo tempo fece il Capitano con il Real Madrid, vale già un posto di diritto nella storia giallorossa. “La Roma prima di tutto”, e Dybala lo ha fatto. Del resto con i tempi che corrono dire no a 75 milioni di euro non è un gesto che può passare inosservato: chi al suo posto avrebbe preso la sua stessa decisione? Pochi, pochissimi, specie quando ci sono di mezzo gli arabi.

E’ vero, la Joya alla fine, dopo giorni estenuanti passati a discutere cifre e dettagli del maxi contratto che lo avrebbe portato all’Al-Qadsiah, aveva ceduto. Non possiamo far finta di nulla. Mercoledì, forse già martedì, l’argentino aveva scelto di lasciare la Roma. E quella di ieri, come da programma, sarebbe dovuta essere di fatto la sua ultima giornata a Trigoria: e tutto sembrava svolgersi secondo copione. L’allenamento a parte, i saluti a staff e compagni di squadra, la scelta del club di non mostrarlo più sui social, la partenza verso casa per fare le valigie. Dopodiché, in serata, è cambiato tutto.

La scelta romantica di Dybala: no ai soldi per amore della Roma

Dybala con la maglia numero 10: per ora è solo una foto generata con l’IA, domani chissà… – (RomaForever.it)

All’ora di cena, come un fulmine a ciel sereno, l’attaccante ha spiazzato tutti. “Resto“. Come resta? Resta. Un video eloquente – “Grazie Roma…ci vediamo domenica” – che ha improvvisamente cambiato un finale che sembrava ampiamente scritto. Diremo di più. Il giornalista Ilario Di Giovambattista ha rivelato stamani che in realtà quello stesso filmato era stato preparato per salutare i tifosi, a riprova di quanto veramente il trasferimento del calciatore fosse ormai davvero cosa fatta. Il che non cambia la sostanza dei fatti, anzi. E non possono essere stati i milioni che ballavano sulla valutazione del suo cartellino a far saltare il banco, sebbene effettivamente gli arabi stessero offrendo una “miseria” per il calciatore rispetto alle richieste dei Friedkin. In un’operazione multimilionaria come questa una quadra, alla fine, si trova sempre.

No, ci deve essere stato comunque altro. Cosa? Il passo indietro fatto da Dybala. Comunque la si guardi è stato questo che, trattativa tra club a parte, ha fatto la differenza. La Joya è tornata sui suoi passi, dicendo no ad una scelta che gli avrebbe stravolto la vita. Economicamente, professionalmente e dal punto di vista privato. A prevalere è stato alla fine il sentimento, che, per una volta, ha avuto la meglio sul portafogli. L’argentino ha scelto Roma e la Roma, rifiutandosi di fare ciò che invece altri suoi colleghi stanno continuando a fare. Rinunciare alla carriera in cambio di una pensione ancora più dorata di quella che comunque hanno qui in Europa. Dybala, in questo, ha dimostrato di essere di un’altra pasta. Ma a tal punto da prendersi la maglia che fu del 10 per eccellenza?

Dopo Totti nessun altro 10 alla Roma: ma ora Dybala…

Sin dal momento del ritiro dal calcio giocato, avvenuto nel 2017, nessun giocatore giallorosso ha più indossato la storica maglia numero 10 del ‘pupone’. Del resto in quel numero è racchiusa la storia del calcio: estro, fantasia, classe, talento, imprevedibilità. L’essenza stesso di questo sport passa tra i piedi di chi ha avuto l’onere e l’onore di portarla, regalando gioie ai propri tifosi. E alla Roma ovviamente tutto questo ha avuto un nome ed un cognome scolpiti in modo indelebile nelle pietra: Francesco Totti. Tanto che nessuno mai l’ha più vestita per l’appunto.

Sin da quando è arrivato nella Capitale, l’erede designato per questa maglia sembrava però essere stato individuato proprio Dybala. In tanti erano sicuri che, specie dopo quell’accoglienza che i tifosi gli avevano riservato, fosse proprio lui il prescelto per raccogliere l’eredità pesantissima del Capitano per antonomasia. E invece non fu così. Adesso la storia giallorossa sta però offrendo una seconda possibilità a questo scenario: e ritorniamo così alla domanda di partenza. Il no all’Arabia della Joya vale la mitica numero 10? 

Il pensiero del pupone e i precedenti recenti nella Roma

Del resto lo stesso Totti aveva dichiarato che non avrebbe voluto vedere la sua maglia ritirataperché ogni ragazzino deve crescere sognando un giorno di poterla indossare“. Certo, in merito al vedere la sua maglia oggi indossata da Dybala ancora non si espresso – e non avrebbe nemmeno potuto considerando che stiamo parlando di un qualcosa successo praticamente in queste ore – ma siamo sicuri che a breve saranno in molti a chiederglielo. Alla Roma, recentemente, sebbene con le dovute proporzioni, un caso analogo ha riguardato ad esempio la maglia di De Rossi, la 16, oggi indossata da Paredes. Ma il 10, chiaramente, è tutta un’altra storia. Il tempo di vedere nuovamente quel numero all’Olimpico è quindi davvero arrivato? Staremo a vedere.

Luca Mugnaioli
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Luca Mugnaioli