Un dietrofront che ha fatto impazzire di gioia una città intera. I tifosi della Roma hanno accolto con entusiasmo indicibile il rifiuto di Paulo Dybala all’Arabia Saudita. L’argentino rimarrà a Roma anche in questa stagione e in centinaia sono andati sotto casa sua per ringraziarlo e dimostrargli il loro amore.
Una storia a lieto fine, insomma, con l’idolo che rifiuta una vagonata di milioni (75 in tre anni!) e sceglie di rimanere. Una scelta di cuore sulla quale hanno influito tante persone più o meno vicine a Paulo come la sua famiglia, i suoi compagni di squadra, i giornalisti argentini (che gli hanno evidenziato come il trasferimento in Arabia avrebbe di fatto concluso definitivamente il suo legame con l’Albiceleste) e ovviamente i tifosi.
Va però detto che ora, con questa inversione a U, le carte in tavola in casa Roma cambiano parecchio. Florent Ghisolfi pensava, da oggi, di doversi concentrare sulle entrate richieste da Daniele De Rossi per rinforzare l’organico. Il risparmio dell’ingaggio di Dybala e i milioni pagati per il suo cartellino avrebbero garantito un gruzzoletto per poter aver margine di manovra. Ora le cose sono un po’ diverse.
L’obiettivo è sempre quello di portare a Trigoria quattro giocatori: un difensore centrale, un terzino destro, una mezzala e un esterno d’attacco. Ma se con la partenza della Joya il dirigente francese poteva puntare in alto, ora dovrà fare i conti con la realtà. Se il terzino del Rennes Lorenz Assignon sembra ad un passo, discorso diverso vale per gli altri ruoli.
Per la difesa è stato individuato Kevin Danso del Lens, con il quale c’è già un accordo. Ma il club francese chiede più di 20 milioni di euro per il cartellino e quindi serve tempo per imbastire una trattativa. Per questo può ritornare di moda Tiago Djalò della Juventus che arriverebbe in prestito. Stesso discorso vale per la mezzala e l’esterno d’attacco: Manu Koné era il preferito in mediana: più facile arrivare a Prati del Cagliari che ha costi inferiori. Mentre per il reparto offensivo si valutavano diversi nomi da Boga a Riquelme, passando per Correa e Ngonge, fino ad arrivare a Depay e Chiesa che a questo punto, visto il loro ingaggio, sembrano alquanto improbabili. Un giocatore arriverà, ma senza grosse cessioni sarà difficile il colpo ad effetto.
Sarà quindi una settimana di fuoco per Ghisolfi che dovrà cercare di trovare tutti gli incastri possibili per completare la rosa. Manca una settimana, il tempo è sempre meno.