VIDEO – Roma, il triste saluto di Sven-Göran Eriksson al calcio…

Dopo essersi congedato dal mondo che gli hai dato la notorietà, l’ex tecnico Roma Sven-Göran Eriksson si conceda così

Giulio Benatti -
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SVEN GORAN ERIKSSON SALUTA I TIFOSI DELLA CURVA NORD ( FOTO FORNELLI/KEYPRESS )

 

Sven-Göran Eriksson a 76 anni sta per andarsene dalla vita terrena ma prima di farlo nel corso degli ultimi mesi ha voluto congedarsi salutando tutti, nessuno escluso: è stato uno degli allenatori di calcio più apprezzati di sempre e persino alla Roma, nella sua parentesi italiana, ha regalato un trofeo. Ma ormai il tempo per lui sembra essersi fatto tiranno e più passano i giorni e più si avvicina il momento del non ritorno. L’ex allenatore d’origini svedesi oltre alla Roma ha guidato in Italia Fiorentina, Sampdoria e Lazio, vincendo con quest’ultima lo storico scudetto del 2000. Ora sta lottando contro un cancro al pancreas che lo sta riducendo in fin di vita, come ha raccontato lui stesso lo scorso gennaio quando ne ha reso pubblica la notizia.

Nel trailer proposto qui in basso sono riportate le sue ultime toccanti parole – riprese a fine articolo – estrapolate dal documentario a lui dedicato e intitolato Sven, da domani – venerdì 23 agosto – disponibile sulla piattaforma streaming di Amazon Prime Video. Tra gli ex giocatori che hanno offerto testimonianza al documetario anche campioni assoluti come David Beckham e Wayne Rooney. Non per nulla Eriksson ha seduto sulla panchina della nazionale inglese dal 2001 al 2006, subito dopo la vittoria coi biancocelesti. Fu una delle sue ultime esperienze nel calcio d’élite, prima di cambiare ancora una caterva di squadre in giro per il mondo per un altro decennio abbondante ancora.

Amazon Prime: il congedo documentato dell’ex alleantore della Roma Erickson

Il 3 luglio 1984 Sven-Göran Eriksson divenne direttore tecnico della Roma. Al suo secondo anno coi giallorossi andò vicino alla conquista dello scudetto con un’esaltante rimonta ai danni della Juventus di Giovanni Trapattoni, raggiunta verso il rush finale, alla terz’ultima giornata. La sconfitta per 3-2 all’Olimpico col Lecce (già retrocesso) nel penultimo turno di campionato fece però tramontare i sogni di gloria. Rimase nella capitale anche la stagione successiva, rassegnando le dimissioni il 5 maggio 1987. Nel triennio romanista vincerà comunque la Coppa Italia nel 1986. Subito dopo proseguirà la sua avventura nel calcio italiano prendendo posto sulla panchina della Fiorentina, guidandola con discreto successo.

Queste le ultime toccanti parole che si potranno ascoltare nel corso del documentario che domani farà il suo debutto sulla piattaforma di streaming. “Ho avuto una bella vita, sì. Penso che tutti noi abbiamo paura del giorno in cui moriremo. Ma la vita riguarda anche la morte. Spero che alla fine la gente dirà, sì, era un brav’uomo, ma non tutti lo diranno. Spero che mi ricorderete come un ragazzo positivo che cercava di fare tutto il possibile. Non dispiacetevi, sorridete. Grazie di tutto, allenatori, giocatori, il pubblico, è stato fantastico. Prendetevi cura di voi stessi e prendetevi cura della vostra vita. E vivetela. Addio”.