Il giorno della decisione doveva essere ieri ma arrivati a questo punto non si sa nemmeno se sarà oggi. Il caso Dybala sta assumendo sempre più i contorni del giallo: perché non arriva una risposta definitiva in una direzione o nell’altra? E’ questa la domanda che praticamente tutti si stanno facendo nel tentativo di capire dove sia la verità – missione quasi impossibile – tra notizie, fake news e smentite che si rincorrono ora dopo ora. Effettivamente, da quando è esploso il caso attorno all’argentino, si sono sentite tutte le ricostruzioni possibili ma, di fatto, manca ancora ad oggi il tassello più importante. Cioè capire alla fine cosa deciderà l’attaccante, sempre ammesso che in effetti sia soltanto questo a tenere in stallo la situazione.
Sì perché effettivamente il ritardo maturato sin qui si può spiegare in modi che preludono ad esiti completamente differenti: Dybala ha detto sostanzialmente sì all’Arabia (come era emerso ieri) ma manca ancora l’accordo con la società? Oppure è la Roma a spingere per la cessione ma è l’argentino che sta prendendo tempo perché non è convinto della destinazione per i motivi che tutti conosciamo? Insomma, ogni spiegazione può benissimo applicarsi a quanto sta avvenendo. Soprattutto perché da Trigoria non filtra assolutamente nulla e nessuno, da ambo le parti, ha intenzione di muoversi ufficialmente esponendosi pubblicamente.
Dybala o non Dybala? Questo è il dilemma
Tutta la stampa, così come gli esperti di calciomercato più autorevole, concorda sul fatto che alla fine il matrimonio tra l’esterno offensivo giallorosso e l’Arabia alla fine, in un modo o nell’altro, si farà. Perché conviene a tutti (tranne che ai tifosi), almeno dal punto di vista economico. Ma ancora, mentre scriviamo, una decisione definitiva in tal senso non è stata preso. Almeno questo sembra appurato. Quella di ieri dunque non era una notizia fondata? Dipende. Perché come detto prima l’argentino potrebbe aver detto semplicemente sì ma solo informalmente all’Arabia e che non abbia ancora trovato la “quadra” per i contratti, tra compensi da riconoscere ai procuratori e bonus vari.
Tutto può essere, perché quando non si può contare su notizie ufficiali l’unico modo per cercare di saperne di più è affidarsi alle indiscrezioni che filtrano dalle parti in causa. Il problema principale ad oggi è però un altro e riguarda essenzialmente la Roma. Perché se è vero che l’argentino, in ogni caso, sta riflettendo legittimamente sul proprio futuro, sia professionale che privato, la società ha fretta di ultimare la squadra da affidare a De Rossi. Ma un giorno in più è passato e ne manca di conseguenza un altro in meno alla fine del mercato. In ballo ci sono scelte da fare: e con o senza Dybala cambia tutto. Il dubbio amletico così ritorna.
L’indiscrezione: “De Rossi è convinto che avrà una squadra in grado di lottare per la Champions”
Connesso al problema societario c’è ovviamente quello per De Rossi. Che in vista di domenica deve preparare l’11 da schierare contro l’Empoli, per di più alla prima stagionale all’Olimpico. Chiaramente le due cose non possono che non andare a braccetto. A Cagliari si sono viste tutte le difficoltà di dover fare a meno della Joya, che però quantomeno era in panchina. E dato che Zalewski non può essere la soluzione definitiva servono dunque risposte definitive per l’allenatore: ieri vi abbiamo illustrato gli scenari sia in caso di partenza di Dybala che di permanenza eventuale.
A fare il punto della situazione è stato poco fa il giornalista Ilario Di Giovambattista (Radio Radio) che ha parlato proprio del momento che sta vivendo il tecnico giallorosso. “Dal punto di vista del futuro De Rossi è convinto che avrà una squadra importante in grado di lottare per la Champions“, scrive il conduttore della nota emittente romana. E su Dybala puntualizza: “La Joya è un intrigo dietro il quale c’è una vicenda economica che sfugge ai più. La As Roma non intende pagare buone uscite che invece sono pretese dai procuratori”.
#Dybala è un intrigo dietro il quale c’è una vicenda economica che sfugge ai più. La #AsRoma non intende pagare buone uscite che invece sono pretese dai procuratori. In tutto questo di mezzo c’è l’allenatore che va sulla graticola. Dal punto di vista del futuro #DeRossi è…
— Ilario RadioRadio (@IlarioDiGiovamb) August 21, 2024