Dybala e quell’addio alla Roma arrivato troppo presto: per sempre uno di noi

Il nostro addio a Paulo Dybala: non ti dimenticheremo mai

Melissa Landolina -
Tempo di lettura: 2 minuti
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Dybala (foto Fornelli/Keypress)

Nessuno avrebbe mai pensato che questo giorno sarebbe arrivato così presto.

Solamente due anni fa il sogno di vederti vestire la nostra maglia, poi quel “Daje Roma Daje” nel giorno della gloriosa presentazione al Colosseo Quadrato fino ad arrivare al primo gol all’Olimpico contro il Monza, che dopo pochi minuti si è trasformato nella prima doppietta.

Hai acceso così tante notti con le tue giocate e con i tuoi gol…

Notti di Coppa Italia, come quando con quella serpentina contro il Genoa ci hai portato ai quarti di finale.

Tante notti di campionato, la più recente contro il Torino dove hai vinto da solo una partita complicata, siglando la tua prima tripletta in maglia giallorossa.

E poi tante notti europee, ricordiamo i gironi di Europa League dove affrontavamo l’Helsinski in 10 uomini e quella palla non voleva entrare, ti sono bastati due minuti dal tuo ingresso in campo nella ripresa per segnare e risolvere anche quella partita: ci hai trascinato in un quarto di finale europeo che sembrava ormai perso, eravamo con un piede e mezzo fuori dalla competizione ma tu hai deciso di nuovo di accendere la luce, ruotando il tuo corpo come un compasso e infilandola sotto al sette col tuo mancino al 90esimo minuto.

Avevi acceso anche un’altra notte, la più importante di tutte, la notte di quel maledetto 31 Maggio, con un gol al primo tempo che aveva fatto sperare e piangere di gioia un popolo intero, gioia che dopo un paio di ore si è trasformata in rabbia, delusione e tristezza: le stesse emozioni che abbiamo rivisto sul tuo volto e tra le tue lacrime, quella sera.

Non impareremo mai…

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Dybala e De Rossi (foto Fornelli/Keypress)

E adesso? Adesso Paulo la magia è finita, ancora non è dato sapere se per tua volontà o per un capriccio economico della società, non ci stupiremmo, non sarebbe nuova a certi episodi. Sappiamo, però, che presto arriveranno le tue parole, le quali rimbomberanno nelle nostre orecchie per mesi, anni.. Perché dovremo sopportare un altro addio e no, non abbiamo ancora imparato a farlo…

Le malelingue diranno “tanto era sempre rotto”, “giocava una partita sì e tre no”: è vero, la sorte con i tuoi infortuni non è mai stata bonaria ma forse qualcuno da lassù deve aver deciso così, altrimenti per te sarebbe stato tutto troppo facile.

Grazie Paulo, non ti dimenticheremo mai.

 

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