Una nuova pretendente per Smalling: ostacolo ingaggio

Lavoro ininterrotto e frenetico. Questi sono gli aggettivi che condizioneranno gli ultimi giorni di mercato di Florent Ghisolfi nella sua prima sessione di trattative come direttore sportivo della Roma. Il dirigente francese è ovviamente in attesa degli sviluppi della situazione Dybala, ma non rimane fermo.

Come già annunciato da Daniele De Rossi, infatti, in caso di partenza della Joya ci si attendono nuovi arrivi, sia nel suo ruolo, sia in altre zone di campo dove la squadra ha ancora qualche limite. Per questo l’ex direttore sportivo del Nizza sta aprendo trattative su più tavoli per farsi trovare pronto una volta che ci sarà il via libera. Anche perché il tempo stringe.

Smalling piace alla Fiorentina: l’ingaggio è il problema più grande

Ma Ghisolfi non dovrà lavorare solamente in entrata, ma anche in uscita per sfoltire la rosa per fare spazio ai nuovi innesti. Diversi i giocatori che hanno il futuro in bilico in giallorosso e tra questi, come ampiamente risaputo, c’è anche Chris Smalling. Il difensore inglese l’anno scorso non è praticamente mai stato a disposizione per numerosi problemi fisici e la sua integrità fisica desta preoccupazioni nonostante abbia disputato tutto il precampionato con la squadra.

Ma soprattutto il calciatore ha uno stipendio alto del quale la società vorrebbe liberarsi. Per questo la soluzione più ovvia per il club sarebbe stata quella di un suo trasferimento in Arabia, ma la destinazione non sembra essere gradita al giocatore che preferirebbe rimanere nel calcio che conta almeno per un’altra stagione. Di offerte reali, finora, non ne sono ancora arrivate, ma secondo la Gazzetta dello Sport ci sarebbe un interessamento da parte della Fiorentina, a cacia di difensori dopo il cambio modulo con la difesa a 3 adottata da Palladino.

Smalling sarebbe un profilo ideale, avendo giocato con Mourinho con questo sistema, ma il nodo è ovviamente quello dell’ingaggio. I 3,8 milioni netti sono troppi per il club di Commisso. La speranza, quindi, è quella che l’inglese possa accettare un decurtamento del suo stipendio in ottica di poter disputare una stagione da protagonista, cosa che a Roma non accadrebbe. E Ghisolfi risolverebbe un bel problema.