Un inizio traumatico. Nessuno poteva immaginare un esordio così drammatico come quello avvenuto al Bentegodi da parte del nuovo Napoli di Antonio Conte. Un 3-0 pesantissimo che ha scoperchiato il vaso di Pandora con tutti i problemi che sono fuoriusciti alla prima difficoltà. Dopo un buon primo tempo, il gol subito in apertura di ripresa ha “sciolto come la neve al sole” (per usare una frase utilizzata dallo stesso allenatore) la squadra.
Incapacità di reagire di fronte alle difficoltà, un copione già visto nella passata stagione. Ma i problemi non sono solamente caratteriali, ma anche di uomini. La mancanza di Buongiorno si è fatta sentire, così come l’uscita prematura di Kvaratskhelia, ma sono tanti i punti interrogativi che devono essere risolti. Per questo la società si muoverà sul mercato indipendentemente dalla questione legata a Victor Osimhen.
Il primo desiderio presente nella lista di Antonio Conte è ovviamente Romelu Lukaku. Da mesi si sa che è lui il prescelto dell’allenatore per il ruolo di centravanti e, se finora si è aspettata l’offerta per il nigeriano per poter sbloccare il mercato, ora l’intenzione è quella di accelerare in qualsiasi caso.
Per questo il club ha inviato la prima vera offerta al Chelsea: prestito oneroso di 5 milioni e obbligo di riscatto fissato a 25. La proposta, però, non è stata accettata dai Blues che per ora sembrano fermi alla richiesta iniziale di 43 milioni di euro (valore dell’ammortamento del belga), ma che potrebbero abbassare le proprie pretese ma solamente per una cessione a titolo definitivo e immediato.
C’è quindi ancora distanza tra le parti ma l’idea è che comunque l’affare si farà. E’ solo una questione di tempo che però, con il passare dei giorni, farebbe sì che anche nel prossimo impegno contro il Bologna al Maradona, l’ex allenatore del Tottenham non avrà il suo attaccante richiesto. Cosa che, ovviamente, non gli farà piacere.