“The Show Must Go On“, cantavano i Queen. Mentre noi tutti ormai passiamo le giornate incollati a smartphone e televisioni in attesa di aggiornamenti su Dybala c’è una Roma che deve pensare (anche) al campo perché tra pochi giorni, con o senza Joya, si scenderà di nuovo in campo. La partita non sarà una di quelle “normali”, sebbene ci troviamo appena alla seconda giornata di campionato. Al di là dell’avversario, assolutamente alla portata dei giallorossi (ma lo era anche il Cagliari), si tratterà dell’esordio stagionale all’Olimpico per la squadra, non certo un appuntamento qualunque.
Vero, nessuno pensava di arrivare al 20 agosto con questo clima pesante attorno ai giocatori ma ormai è troppo tardi per tornare indietro. L’importante è che la società, consapevole di come manchino pochissimi giorni alla fine del mercato, sia pronta per affrontare entrambi gli scenari: con o senza Dybala, e si ritorna sempre lì. Che dire però del resto della squadra? Sì perché, a prescindere, De Rossi è chiamato domenica sera a dare qualche risposta in più rispetto a quanto fatto vedere alla Domus Arena, seppur con tutte le attenuanti del caso. E a fornirle, intanto, potrebbe essere un calciatore su tutti: Artem Dovbyk.
La prima uscita in maglia giallorossa per Dovbyk, ancora alla ricerca della migliore condizione c’è da dire (ma è fisiologico), è stata sulla linea di galleggiamento della sufficienza. Se quel colpo di testa fosse andato in rete il voto sarebbe stato chiaramente molto più alto e invece, proprio perché c’è stata di mezzo la traversa, non è stato possibile promuovere appieno l’attaccante. Del resto la distanza ravvicinata dalla porta, sulla scorta delle sue qualità tecniche, ha legittimato i sostenitori del “si poteva fare di più“. Questione di centimetri, che fanno gioie e dolori del calcio. Soprattutto per gli attaccanti.
“Nel secondo tempo ha fatto benissimo, ha rischiato di fare gol e ho la sensazione che ne farà tanti“, ha detto De Rossi a fine gara commentando proprio la prestazione del possente attaccante ucraino. Mettendo da parte per un attimo quel pizzico di malinconia dovuta al fatto che l’assist, in quell’occasione, glielo ha fornito Dybala (è stato l’ultimo?), la convinzione comune è che se la Roma riuscirà a mettere Dovbyk nelle condizioni migliori quest’ultimo sarà in grado di ripagare il tutto a suon di gol. Del resto è stato preso proprio di questo: “L’eredità di Lukaku non mi pesa“, aveva detto il centravanti al momento della sua presentazione. Ebbene, proprio contro l’Empoli il nuovo attaccante della Roma conta di dare la prima gioia ai tifosi, “sfruttando”, guarda caso, una curiosa coincidenza che lo accomuna al centravanti belga.
Nel fil rouge che unisce il destino di questi due attaccanti, rispettivamente passato e presente della Roma, c’è infatti proprio l’Empoli ovvero l’avversario che arriverà domenica sera allo Stadio Olimpico. I toscani hanno ottenuto un pari a reti inviolate nella prima uscita stagionale contro il Monza, proprio come fatto in terra sarda dai giallorossi. Il pronostico della prossima giornata però, chiaramente, pende tutto dalla parte della Roma: e quale occasione migliore di inaugurare la stagione dei gol se non quella di farlo davanti ai propri tifosi? Se poi quel primo gol fosse anche di Dovbyk allora il cerchio sarebbe veramente completo. E arriviamo così alla coincidenza con Lukaku: lo scorso anno – era il 17 settembre 2023 – il belga come ricorda stamani Vocegiallorossa segnò il suo primo gol proprio contro l’Empoli. Che la storia si possa dunque ripetere? Non ci resta che aspettare il fischio di inizio della partita per scoprirlo.