La Roma ha iniziato la sua stagione in Serie A con un pareggio sul campo del Cagliari. Una partita a due facce, con un primo tempo molto bloccato per tutte e due le squadre e una seconda parte di gara maggiormente aperta e ricca di occasioni da gol. Al termine dei 90 minuti, le due squadre si sono fermate sulla traversa, con il punteggio finale che non si è schiodato dallo 0-0 iniziale.
L’occasione più netta per la Roma è stata confezionata sull’asse Dybala-Dovbyk. L’argentino ha preso il posto di Zalewski al 69esimo minuto di gioco e 10 minuti dopo ha incantato con una giocata sulla destra che ha fatto brillare gli occhi dei tifosi. Palla morbidissima per la testa dell’attaccante ucraino, il quale ha colpito in pieno la traversa dopo un ottimo stacco.
Esattamente un minuto dopo, ecco il secondo legno del match sul ribaltamento di fronte. Gran tiro di Marin dalla distanza e deviazione sulla traversa di un grande Mile Svilar.
Poco dopo ecco un altro lampo di classe di Dybala, il quale è stato in grado di lanciare Dovbyk in campo aperto. Tiro dell’ucraino parato da Scuffet e ribattuta in gol di Pellegrini. L’arbitro, però, ha annullato per un fuorigioco del centrocampista italiano.
Gli ultimi 20 minuti giocati a Cagliari potrebbero essere stati davvero gli ultimi in giallorosso per Paulo Dybala. Anche ieri la Joya si è dimostrato essere il calciatore maggiormente decisivo per la Roma e in grado di cambiare un match difficile e bloccato.
L’offerta dall’Arabia Saudita – nello specifico del club dell’Al-Qadisiyah – è, però, davvero faraonica. Gli arabi hanno presentato una offerta da 75 milioni di euro per tre anni al talento argentino. Nelle prossime ore Dybala sarà chiamato a dare una risposta definitiva in tal senso.
Alla Roma andrebbero 18 milioni di euro per il suo cartellino. Inoltre, i giallorossi risparmierebbero molto sull’ingaggio del calciatore, arrivando a un risparmio complessivo di 50 milioni di euro.
In caso di partenza della Joya, Ghisolfi si fionderebbe immediatamente sul mercato. I nomi in ballo sono Boga, Zhegrova e Riquelme.