Paulo Dybala domenica prossima sarà ancora un giocatore della Roma oppure no? Il dubbio attanaglia tutti i tifosi giallorossi e perfino De Rossi, smaltita l’adrenalina dell’esordio in campionato, si è lasciato andare ad un “mi spaventerebbe una squadra senza di lui“. Perché adesso che la Serie A è ricominciata e si è tornati a fare sul serio il timore di dover improvvisamente immaginare una formazione senza l’argentino sta creando non poca apprensione nell’ambiente. Ieri, come se ce ne fosse stato bisogno, si è vista tutta la differenza per una Roma con e senza la Joya. Ve lo avevamo detto già alla vigilia del match e alla Domus Arena è arrivata la conferma.
Del resto parliamo di un giocatore che, qualora dovesse andare effettivamente via, non potrà essere sostituito con un profilo qualunque. La verità è però che, arrivati a questo punto dell’estate, andare a trovare soluzioni alternative non sarà semplice. Perché una rivoluzione del genere, semmai, andava fatta tempo fa e non certo oggi: l’improvvisazione – anche se siamo sicuri che il “piano B” magari è già pronto – non va quasi mai a braccetto con l’ambizione. Intanto bisogna fare i conti con la dura realtà. I tifosi, dal canto loro, continuano ad inondare i social con messaggi d’amore e d’affetto per l’argentino cercando fino all’ultimo di cambiare un destino che sembra già scritto. Ieri però, a fine match, i segnali in questa direzione non sono stati incoraggianti.
Ai microfoni della stampa mister De Rossi ha cercato di non esporsi troppo sulla vicenda che riguarda l’argentino. La sua possibile cessione in Arabia ormai tiene banco da giorni e, al di là delle dichiarazioni di rito, ha determinato anche la formazione che ieri sera è partita dal 1′ contro il Cagliari. Fuori la Joya, dentro Zalewski, una mossa che non può rappresentare la scelta definitiva per la stagione appena iniziata. Siamo sicuri che non sarà così ma intanto, pronti via, è stato il primo segnale di come il lavoro sul mercato non sia stato completato.
Figuriamoci se Dybala dovesse essere ceduto. “Non tornerò più su questa storia“, ha detto De Rossi al termine della partita con il Cagliari dopo che la sua prima Roma aveva impattato a reti bianche contro la compagine sarda. Soulé da solo non può bastare e Le Fee, così come Dovbyk, ha bisogno di tempo per prendere il ritmo giusto. La sensazione, al netto di quella che comunque era solo la prima partita dell’anno, è che tutti non vedano l’ora di arrivare all’epilogo di questa vicenda che sta logorando inevitabilmente l’intero ambiente. Ma come ha vissuto queste ore così intense Dybala? Lui ha fatto il suo, è entrato in campo ed ha messo al servizio dei compagni il suo talento andando a movimentare una manovra risultata fino a quel momento un po’ troppo apatica. Al triplice fischio poi tutta l’emozione è venuta fuori.
Il giocatore, la cui maglia non è stata inquadrata mai nel consueto video pre-partita, ha postato sul proprio account Instagram alcuni scatti della sua partita. La prima della nuova stagione e chissà se l’ultima in assoluto in giallorosso. Noi tutti, ovviamente, speriamo di no.
Non solo. Una volta terminata la partita sul campo non è passato inosservato il gesto dell’argentino che da solo è andato verso il settore ospite. Applausi, poi un saluto rivolto ai tifosi, prima di tornare a testa bassa negli spogliatoi. In altre circostanze il gesto sarebbe stato ritenuto ‘normale’ ma oggi non può esserlo.
Mentre tutti aspettano dichiarazioni ufficiali che possano far luce sulla questione, l’unico modo per provare ad entrare nella testa del calciatore è provare a leggere i suoi comportamenti tra le righe. E allora viene da chiedersi: cosa avrà significato quella passerella sotto i tifosi? Ancora poche ore e sapremo.