Quella che inizia oggi sarà la settimana decisiva e molto probabilmente l’ultima per Paulo Dybala con la maglia della Roma. L’argentino sembra ormai convinto ad accettare il trasferimento in Arabia Saudita all’Al Qadsiah: l’offerta monstre è di circa 2o milioni netti all’anno. Va detto però che la cessione della Joya è stata spinta anche dalla Roma, che ha valutato non più come indispensabile il giocatore.
Nei due anni in giallorosso l’ex Juventus è stato sicuramente il faro della squadra, ma ha anche saltato tante partite per infortunio (più di 30) e la sua integrità fisica è sempre stata un rebus. Le assenze nella semifinale di Europa League contro il Bayer Leverkusen dove forse non c’è stato lo sforzo massimo da parte dell’argentino di rischiare di accelerare il recupero per evitare una ricaduta che gli avrebbe fatto perdere la convocazione in Coppa America con l’Argentina (poi ugualmente non avvenuta per scelta tecnica) ha fatto un po’ spazientire De Rossi. Ma questo è solamente un contorno.
La differenza tra Dybala e gli altri giocatori: in campo nonostante le trattative
Il motivo principale dell’ormai probabilissimo addio è dovuto a questioni di bilancio. La Roma ha invertito la rotta, cambiando drasticamente il concept dopo l’addio di Mourinho: non più spese ingenti per ingaggi di giocatori di primo rango ma verso il tramonto della carriera, ma bensì investimenti sostenibili che possano dare futuro alla società. La vendita del numero 21 garantirebbe un risparmio enorme dal punto di vista economico sia per quanto riguarda lo stipendio sia per la plusvalenza netta che si andrebbe a generare.
Nonostante questo va sottolineato il comportamento del giocatore che, praticamente certo di essere a pochi giorni dalla firma del contratto più importante (economicamente parlando) della propria carriera, ha deciso di non tirarsi indietro e di mettersi a disposizione per la partita contro il Cagliari. In questi ultimi giorni sono sempre di più gli esempi di calciatori in trattativa con altre squadre che preferiscono rimanere a riposo per evitare infortuni che comprometterebbero il loro trasferimento. Da Koopmainers a Lookman, passando per Nico Gonzalez in Italia, ma anche Ivan Toney in Inghilterra, sono tanti i protagonisti che hanno messo da parte la loro professionalità per salvaguardare il proprio futuro.
Complice di questo comportamento è sicuramente la società e Daniele De Rossi che hanno deciso di convocare l’argentino e di schierarlo in campo, seppur non da titolare, prendendosi il rischio di un eventuale infortunio che avrebbe potuto far saltare la trattativa. La prestazione di Dybala è stata ottima: è entrato con il piglio giusto e ha servito anche un bellissimo assist per Dovbyk che ha colpito la traversa di testa. L’ultima perla in quella che potrebbe essere stata l’ultima partita con la maglia giallorossa.