Conferenza stampa di De Rossi: le parole su Dybala e le anticipazioni su Cagliari-Roma
Il tecnico giallorosso ha risposto alle domande dei giornalisti alla vigilia della prima partita di campionato
Daniele De Rossi è pronto a iniziare questa nuova stagione in giallorosso e stavolta dall’inizio del campionato.
Subentrato nella passata stagione al posto di Josè Mourinho, ora DDR non vuole rimettere insieme i pezzi di una squadra allo sbando ma vuole gettare le fondamenta per un nuovo progetto tecnico, tutto da scrivere.
Come sempre, l’ex ‘Capitan Futuro’ non si è nascosto dietro a frasi vaghe e omertose ma ha risposto apertamente alle domande dei giornalisti riguardo il mercato, la prima di campionato a Cagliari e soprattutto la possibile partenza di Paulo Dybala.
La Joya, infatti, sembrava essere al centro del progetto giallorosso ma nell’ultima settimana sono precipitati gli eventi: prima l’offerta di Al-Qadsiah rifiutata inizialmente dal talento argentino, poi le frasi proprio dell’allenatore della Roma ”Io non tengo legato nessuno, chi vuole restare resta”che hanno reso ancora più enigmatico l’affaire.
Successivamente un nuovo confronto tra gli emissari arabi e gli agenti di Dybala con un suo ipotetico ‘Sì’ alla squadra saudita, prontamente smentito dall’entourage del giocatore.
E allora qual è la realtà dei fatti? La Joya starebbe riflettendo su una possibile partenza perché i 20 milioni offertigli a stagione sono una cifra irrinunciabile oppure la Roma vorrebbe liberarsi di un ingaggio troppo alto (quasi 8 milioni a stagione ndr) per un giocatore discontinuo e vittima troppo spesso di infortuni muscolari che non garantirebbero titolarità e prestazioni alla sua altezza?
E poi c’è da commentare la prima di campionato, con la Roma ospite dell’Unipol Domus in Sardegna dove per la prima volta vedrà scendere in campo i nuovi acquisti di questo caldo mercato estivo: occhi puntati sul capocannoniere della Liga, Artem Dovbyk, e sull’ex juventino Matias Soulé.
A rispondere a tutte queste domande ci ha pensato proprio Daniele De Rossi nella sua prima conferenza stampa stagionale.
Conferenza stampa di Daniele De Rossi alla vigilia di Cagliari-Roma
“Dybala viene con noi a Cagliari, non ci sono problemi: è convocato. L’unico indisponibile è Paredes”.
“Spero di continuare a vedere questo entusiasmo e dedizione a lavoro, nella prima fase ci sono stati tanti ragazzi giovani, poi abbiamo fatto un lavoro stupendo vorrei sperare che i giocatori siano gli stessi del 2 settembre ma non sarà così come per qualsiasi squadra. Sono e sarò sempre un tifoso della Roma ma adesso vesto gli abiti di allenatore. Forse solo uno più di me può dire cosa significa essere legati a questo posto, ma da allenatore non posso commentare rumors e chiacchiere perché non sono stato parte in causa di queste discussioni e perché ho una partita da preparare. Un domani sarà Paulo a spiegare cosa è successo in questi giorni”.
“Io quello che dovevo dire l’ho detto alla società e a Paulo, ho parlato spesso con chi aveva bisogno di rassicurazioni, abbiamo tutti un bel rapporto ma non posso andare oltre. Qui alla Roma nessuno è più importante della Roma, le mie parole sono state travisate ma io non ho nessun secondo interesse o obbligo di silenzio, a me una cosa mi salva: la squadra forte”.
“Soulè è un giocatore che in 5-6 statistiche, negli under 23 è il primo nei dribbling, assist, passaggi, ecc. Noi dovremo essere bravi a metterlo a suo agio ma si è inserito bene come tutti gli altri ragazzi che sono arrivati”.
“Mourinho lamentava la mancanza di una figura comunicativa che parlasse in queste situazioni? Io non ho bisogno di qualcuno che parli al posto mio. In questo momento neanche un dirigente può parlare di questo perché sono voci, magari il 2 settembre ne parlerò io, ne parlerà lui… Ma non è ancora qualcosa di compiuto”.
“Una squadra ha venduto Fabian Ruiz, Mertens, Insigne, Koulibaly probabilmente nessuno di loro più forte di Paulo ma quattro giocatori fondamentali e poi ha vinto lo scudetto”.
“I giocatori li ho scelti io e il direttore, come tutte le altre quadre. Il Presidente ci lascia carta bianca, la ricerca del consenso morale come nel caso Bonucci non l’ho percepito anche se la volontà è che la gente sia felice come lo ero io qualche giorno fa prima di ricevere insulti”.
“Ieri ho fatto un discorso alla squadra: ‘il momento è delicato e può essere confuso per qualcuno di voi ma prepariamo questa partita come se fossimo a ottobre e dovessimo giocare una sfida importantissima’. Ho addirittura detto che se qualcuno fosse distratto da altro me lo dicesse. Ma se poi in conferenza stampa prima della partita, devo parlare solo di calciomercato vado contro quello che ho detto ai ragazzi. Se qualche giocatore dovesse essere sostituito non glielo dico il 30 agosto, ma prima…”
“Le caratteristiche di Dovbyk non sono così diverse da quelle di Lukaku, cambia l’esperienza e la carriera ma non abbiamo preso un falso nueve, è un giocatore forte e decisivo in area di rigore, le consegne sono più o meno le stesse. Stiamo cercando di non dargli troppe indicazioni perché mi sono accorto che in ritiro ai nuovi dicevo troppe cose e quando gli arrivava palla volevano fare dieci cose: Le Fée voleva aiutare la squadra e magari si dimenticava dove stava il pallone”.
“Gli insulti sui social lasciano il tempo che trovano, non credo che se incontrassi qualcuno per strada mi augurerebbe un tumore o che mi morisse la famiglia, a volte apro i profili e sono 14enni oppure subumani mai visti. Lì per lì ci rimani male ma poi ti rendi conto che sono in 100 e i tifosi della Roma molti di più. Sapevo che venendo qui da allenatore si poteva incrinare qualcosa, ma anche da giocatore abbiamo passato momenti più difficili. Nessuno mi ha protetto come i tifosi della Roma ma nessuno mi ha fatto anche male come i tifosi della Roma, nemmeno juventini, laziali, napoletani..”