Zara Kramžar nel giorno della sua presentazione alla Roma femminile - romaforever.it
Sono giorni di riposo per la Roma femminile, una pausa voluta da Alessandro Spunga per far rifiutare le sue giocatrici dopo l’amichevole contro il Napoli a Cisterna di Latina: nel frattempo il calciomercato prosegue la sua corsa e stavolta mette sotto ai riflettori Zara Kramzar. La giocatrice lascia le compagne giallorossi e prende l’Autostrada del Sole in direzione Nord, verso Milano e oltre. La sua destinazione è infatti oltre la metropoli meneghina, tra i due rami del lago lariano, a Como. Una località niente male per una giocatrice che laggiù vorrebbe messa nelle condizioni di stare al centro del progetto. Probabilmente è il club giusto per lei.
“Quando mi hanno chiesto di unirmi al Como Women ero felice. Penso che sia un bel club con una grande visione. L’aspetto che mi ha sorpreso di più sono state le giocatrici: mi sono sentita subito accolta dalle compagne e da tutto lo staff. L’ambiente mi ha messo nelle migliori condizioni possibili per migliorarmi”. Queste le prime parole di Kramzar dopo il suo trasferimento sulle sponde del lago dei vip. Ci rimarrà grosso modo un anno, fino al giugno 2025. Poi si faranno le debite considerazioni. L’operazione – va ricordato – è difatti avvenuta a titolo temporaneo. Un prestito che vuole mettere alla prova la giallorossa.
La centrocampista, nel gruppo di Spugna, era giunta nell’estate 2022. Dopo un più che normale periodo d’ambientamento, con le Bicampionesse d’Italia è riuscita a mettere in fila 10 presenze totali tra Serie A femminile e Women’s Champions League. La vena realizzativa va migliorata, però, dato che in questi gettoni di presenza ha collezionato solo una sola rete. Nella nuova avventura potrà davvero esprimersi al meglio per mostrare ciò che all’ombra del Colosseo non ha potuto mostrare. Dopotutto, l’età e dalla sua (è una classe 2006). Di certo, se fosse rimasta con le compagne giallorosse, non avrebbe potuto crescere al meglio.
Perchè alla Roma femminile, la centrocampista non avrebbe mai potuto ritagliarsi un posto continuativo con compagne così competitive. Sulla trequarti o come ala sa fare ciò che deve fare ma da quelle parti ci sono già giocatrici di livello. Certo, lei sarebbe stata capace di giocare in quasi tutti i ruoli in mezzo al campo. Perché è forte fisicamente, ambidestra e dotata di ottime doti tecniche. Lo ha dimostrato parecchie volte e anche il suo controllo della palla non è male. Però l’esperienza a Como le servirà per trovare il ritmo e crescere allo stesso tempo. Poi, già dai prossimi anni, potrà fare al caso delle Campionesse d’Italia.