Il primo obiettivo stagionale è già fallito. Il Fenerbache di José Mourinho saluta la Champions League alle semifinali del turno preliminare e quindi non accederà alla competizione più importante del panorama europeo. Un passo falso più legato ad un fattore di prestigio ed economico che di campo: la qualificazione alla prima edizione a girone unico della storia della coppa avrebbe consentito alle casse del club turco di avere maggior liquidità da investire nel mercato e migliorare ancora l’organico.
Il Fenerbache doveva recuperare il 2-1 inflitto dal Lille settimana scorsa e ha pareggiato i conti nel recupero del secondo tempo grazie all’autogol di Diakité, raggiungendo quindi i tempi supplementari. Dopo aver acciuffato l’extratime per i capelli, la squadra dello Special One, spinto dal grande tifo, è diventata la favorita per il passaggio del turno, ma nulla è andato come previsto.
L’espulsione di Mandi al minuto 109 accresce ancora maggiormente la speranza dei turchi che cercano in tutti i modi di chiudere la pratica prima degli eventuali rigori, ma poi arriva l’episodio inaspettato e decisivo: tocco di mano di Oosterwolde, e penalty assegnato dopo revisione Var. David realizza con freddezza e manda i francesi in estasi. Il Fenerbache si riversa alla ricerca del nuovo vantaggio ma il tocco di Tosun viene fermato dal palo.
Ora i turchi “retrocederanno” in Europa League, una competizione decisamente più alla portata. Da quest’anno nessuna squadra eliminata dalla Champions League a gennaio passerà nella seconda coppa europea per importanza e quindi la squadra di Mourinho può essere nella schiera delle sorprese.
Lo Special One, però, non ha accettato di buon grado il risultato del campo: “Una squadra meritava di vincere e l’altra è andata avanti – l’analisi a caldo – Abbiamo colpito due pali e avuto tante occasioni. Solo l’arbitro e il Var sanno perché hanno concesso quel rigore. In Europa League possiamo fare bene, ma se… Non dico altro, per completare la frase, andate a rivedervi la finale Roma-Siviglia”.