Roma, quale valore aggiunto porteranno gli acquisti dell’ultimo mercato? Il punto

Il campionato è ormai alle porte e la Roma ha di fatto ultimato la sua campagna acquisti: ecco cosa daranno alla squadra

Giulio Benatti -
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Intervista Soulè

 

La campagna acquisti della Roma sembra ormai definitivamente volta all’epilogo per quanto concerne i punti nevralgici del campo, salvo colpi last minute dell’ultima ora ovviamente. Ma è indubbio che i tre acquisti centrati da Florent Ghisolfi siano coloro sui quali la Roma punterà forte nel corso di tutta la prossima stagione. Enzo Le Fée, Matias Soulè e Artem Dovbyk sono tutti i giocatori di qualità le cui caratteristiche potranno davvero cambiare il modo di giocare dello stesso collettivo. Tanto ovviamente dipenderà da Daniele De Rossi, dal suo modo di giocare. Anche se, appunto, i tre nuovi giocatori di questo calciomercato sono proprio in funzione di ciò che il tecnico andava ricercando. Nel frattempo, dai test finora effettuati qualcosa di loro si è potuto capire.

Partiamo dal primo arrivo in ordine cronologico. Le Fée è sbarcato a Trigoria subito ad inizio luglio, a seguito di una trattativa non così problematica. Il francese è arrivato senza particolare i biglietti da visita da esibire. Questo non significa che la sua capacità di fluidificare il gioco e trovare verticalizzazioni non farà girare la squadra per il verso giusto. Inoltre, il suo apporto garantirà maggiore rapidità dato il suo modo di gestire la sfera con un solo tocco. Qualcosa in questo senso si è potuto apprezzare nel test contro l’Everton, soprattutto nella prima frazione. Sembra proprio questa la caratteristica basilare del centrocampista. Mancava.

De Rossi Baldanzi nuova posizione mezzala
Daniele De Rossi (RomaForever.it)

Passando al secondo acquisto in ordine di tempo, anche il caso di Soulé può davvero dare quel quid che finora mancava. Anzitutto la sua qualità si era percepita già dai tempi della sua istanza in Ciociaria, con il Frosinone. Queste qualità dovranno ora essere messe al servizio della Roma, un club che non solo punta sulla permanenza in categoria, bensì all’Europa. Differenza rilevante rispetto all’avventura precedente. Contro l’Everton ha messo in mostra velocità, dribbling e visione di gioco. La sua personalità e la sua bravura sono le caratteristiche che potranno aumentare la qualità nell’uno-contro-uno della squadra. Mancavano.

Infine la punta di diamante, colui che dovrà sopperire, nella mente di De Rossi, alla mancanza di Romelu Lukaku. Stiamo ovviamente parlando di Artem Dovbyk. Finora, in realtà, non ha brillato nelle amichevoli ma era prevedibile un periodo di ambientamento nelle geometrie tattiche della nuova realtà. Cose buone però l’ha fatte vedere. Attacca bene la profondità, viene incontro alla palla quando la squadra è troppo bassa, e al contrario sa difendere bene la sfera per duellare sulla prima linea. Oltre ad aprire spazi per i compagni i loro inserimenti. Tutti movimenti giusti. Un centravanti di sfondamento, dalla fisicità importante. Dall’anno scorso non mancava (Abraham?) ma sarà fondamentale.