“Con 31 giocatori è difficile, siamo troppi“. Lo ha detto l’altro ieri De Rossi in un’intervista. In queste 48 ore i calciatori, c’è da dire, sono diventati 29 perché la società è riuscita a perfezionare le cessioni di Darboe al Frosinone e di Solbakken all’Empoli. Ma ovviamente non basta per risolvere il problema principale ad oggi della squadra, tanto in campo – difficile per DDR gestire un gruppo così numeroso – quanto a bilancio considerando che gli stipendi, esuberi inclusi, pesano e pure tanto.
Troppi giocatori sì, ma non tutti nei posti giusti. O comunque di livello non “da Roma”, se l’ambizione vorrà essere quella di migliorare i risultati in campionato delle ultime stagioni. “Prima di parlare di entrate bisogna vedere chi andrà via“, continua a ribadire l’allenatore in piena armonia con la linea societaria. Il problema è che chi non rientra più nei piani societari non ha offerte concrete in mano (oppure le ha ma sono ritenute troppo basse), e chi invece paradossalmente servirebbe eccome alla causa giallorossa è ora a rischio cessione. Dybala su tutti.
Che la proprietà americana abbia deciso di continuare a puntare sull’investimento Roma ad oggi è fuori discussione. Altrimenti non si spiegherebbero i quasi 90 milioni riversati sul mercato fin qui per portare a Trigoria i vari Le Fee, Soulé e Dovbyk. Parallelamente però il club contava di arrivare a questo punto dell’estate con tutta una serie di questioni già sistemate: perché se è vero che i Friedkin si sono svincolati dalla necessità di dover prima vendere per poi comprare, che è poi quello che è accaduto fin qui, dall’altro lato è lampante come la società stia perseguendo un’importante campagna di riduzione degli ingaggi che ha portato finora ad un risparmio stimato di quasi 60 milioni annui. Ambizioni e bilancio dunque, con l’una che non esclude l’altra ovviamente.
L’opera però non è completa. E la fase di stallo che sta vivendo il mercato della Roma – mancano ancora il terzino destro e un centrale difensivo come priorità, forse un altro centrocampista, e un’ala offensiva quali opportunità – ne è la riprova. Presi i rinforzi principali adesso bisogna sbrogliare il capitolo uscite. Numericamente, per lasciar spazio ai nuovi innesti funzionali, economicamente per tagliare gli ingaggi più pesanti. Così si spiega, ad esempio, la questione Dybala che in Arabia non ci vuole andare; e che però il suo stipendio monstre sta spingendo la società a fare le proprie valutazioni.
In quest’ottica si inseriscono allora le parole di De Rossi, parafrasate in un concetto semplice: “Chi vuole andare via non sarà trattenuto“. Ma il confine con la volontà societaria di cedere qualche pedina – combinata all’impellenza di liberarsi magari di ingaggi importante – e i desideri o presunti tali dei giocatori è molto sottile. E nel calciomercato, si sa, non esistono verità assolute. A partire dal caso Dybala come detto, che però, eventualmente, andava risolto prima e non certo a metà agosto. La Roma, in quest’ottica, vive una specie di paradosso, lo dicevamo prima. Perché puoi pensare di vendere qualunque calciatore ma se non ci sono acquirenti, oppure non ci sono alle tue condizioni, c’è poco da fare. E ad oggi l’unica offerta reale sul piatto di Ghisolfi è proprio quella per la Joya.
Insomma, come sta accadendo ad altri club importanti in Serie A – guardate il caos interno alla Juventus ad esempio – anche i giallorossi sembrano essersi incartati sul mercato in uscita. A parte le operazioni minori portate a termine e al netto dello “squillo” con Aouar, gli stipendi ingombranti sono ancora tutti dentro Trigoria. Nonostante l’esodo scattato il 1 luglio scorso, da Lukaku agli altri. Nonostante gli addii dei vari Belotti, Solbakken e Darboe. Tra esuberi e calciatori di cui la società si priverebbe in caso di offerte congrue gli stipendi da tagliare sono ancora tanti. E non può essere a nostro avviso Dybala, nonostante il suo ingaggio così alto (i numeri ci dicono che fino ad ora il calciatore è stato determinante per la Roma), la vittima sacrificale. Forse ieri, oggi no.
La Roma è la quarta squadra del campionato per numero di tesserati che percepiscono più di 2,8 milioni netti all’anno, ben 8. Un dato inequivocabile nonostante i piazzamenti mediocri in campionato. La tabella che segue ben spiega come l’aver mandato via alcuni esuberi che potremmo definire “minori” abbia spostato poco o niente nei conti societari. A parte Belotti, ecco. Prendiamo il caso di Abraham. E’ il secondo calciatore più pagato della rosa ma il suo cammino a Trigoria, complice gli infortuni, è stato tutt’altro che esaltante. E non è un mistero che la Roma voglia cederlo. Di offerte concrete però – specie se si chiedono 25-30 milioni – fin qui non ne sono arrivate. Il risultato? L’attaccante è ancora nella Capitale all’inizio del campionato. Insieme ai suoi 5 milioni di stipendio.
C’è poi il caso eclatante di Karsdorp, addirittura fuori rosa ma con un ingaggio netto sopra ai 2 milioni; più di quello percepito dal neo acquisto Matias Soulé (almeno come importo fisso), più di quelli di Cristante, Mancini e Baldanzi. Cortocircuiti di gestioni passate probabilmente sbagliate, dove (anche) la strategia dei “parametri zero” ha portato la società ad elargire stipendi ben al di là dei valori espressi o attesi sul campo. E il risultato è quello di ritrovarsi ad oggi con un monte ingaggi da capogiro – oltre i 50 milioni netti, bonus esclusi – che frena gli acquisti necessari a completare la rosa.
GIOCATORE/ETA’ | STIPENDIO NETTO (milioni) | SCADENZA |
Dybala (30) | 6 | 2025* |
Abraham (26) | 5 | 2026 |
Pellegrini (28) | 4 | 2026 |
Ndicka (24) | 4 | 2028 |
Paredes (30) | 4 | 2025 |
Smalling (34) | 3,8 | 2025 |
Dovbyk (27) | 3,5 | 2029 |
El Shaarawy (31) | 2,5 | 2025 |
Le Fee (24) | 2,3 | 2029 |
Karsdorp (29) | 2,2 | 2025 |
Soulé (21) | 2 | 2029 |
Angelino (27) | 2 | 2028 |
Mancini (28) | 2 | 2027 |
Celik (27) | 2 | 2026 |
Cristante (29) | 1,8 | 2027 |
Baldanzi (21) | 1,8 | 2028 |
Kumbulla (24) | 1,5 | 2027 |
Svilar (24) | 1 | 2027 |
Solbakken (27) | 0,7 | 2027** |
Darboe (23) | 0,4 | N/D*** |
Zalewski (22) | 0,3 | 2025 |
Bove (22) | 0,2 | 2028 |
Boer (22) | 0,2 | N/D**** |
Ryan (32) | ND | 2025 |
Fonte: Dazn
*Dybala ha un opzione di rinnovo contrattuale per un altro anno in caso di raggiungimento nel triennio 2022-2025 del 50% delle presenze in campo. A questa soglia mancano poche partite e in caso di raggiungimento l’argentino si vedrà estesa fino al 2026 la scadenza del rapporto con la Roma
**Prossimo il suo trasferimento ufficiale all’Empoli
***Passato al Frosinone
****Ceduto alla US Pianese