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“Buoni e cattivi? Ognuno fa i suoi interessi”: Dybala, la ricostruzione

Tiene banco in casa giallorossa il caso dell’argentino: l’attaccante avrebbe declinato la proposta araba ma sarebbe il club ora a spingere per una soluzione alternativa. La ricostruzione de Il Messaggero

Dybala ha detto no all’Arabia. Partiamo intanto da qui. Secondo quanto raccolto in queste ore, incrociando tutte le informazioni disponibili, l’attaccante avrebbe rifiutato la destinazioni dorata degli Emirati come, a questo punto, già accaduto in passato. I motivi sarebbero essenzialmente due: intanto l’idea di poter tornare a vestire la maglia dell’Argentina, subordinata però, come comunicato dal CT Scaloni allo stesso Dybala, al giocare con continuità in un campionato di livello, non certo in quello degli “sceicchi”. Secondo, le questioni familiari – ve ne abbiamo parlato stamattina qui – e la volontà della moglie Oriana Sabatini di restare nella Capitale.

Questione chiusa allora? In realtà no. Perché ormai il calcio prescinde dalle questioni legate alla maglia e perfino alla tattica in campo. Ormai si deve ragionare soltanto in termini di soldi, business e bilanci: ed è qui che alla fine si giocherà anche la partita attorno all’argentino. La società, è inutile girarci attorno, una valutazione la sta facendo: perché Dybala rappresenta uno degli ingaggi più pesanti a bilancio, perché ha 31 anni, perché non gioca sempre, ecc. E se i numeri ci dicono che in questi due anni i giallorossi sono dipesi molto – nel bene e nel male – dalla Joya (qui l’approfondimento: senza l’argentino avrebbe ottenuto circa 19 punti in meno in campionato) la verità è che lo scenario del divorzio tra le parti resta uno di quelli possibili da qui al 30 agosto.

Il caso Dybala è economico prima che tattico

Dybala alla Roma – (RomaForever.it)

Il denaro muove tutto, soprattutto nel pallone. Ma perché il caso Dybala è esploso adesso, quasi come un fulmine a ciel sereno e per di più all’inizio del campionato? Per noi è troppo tardi ad oggi per valutare una gestione di questa portata, lo abbiamo detto: i giallorossi perderebbero troppo, al di là dei possibili sostituti, Chiesa incluso. E si ritorna all’aspetto economico, il vero nodo centrale della questione. Stamani è il Messaggero a ricostruire la vicenda. Il quotidiano analizza come le versioni emerse tra le due parti siano contrastanti al momento: fonti vicine al calciatore sostengono che sia stato il club dei Friedkin a procurare l’offerta al calciatore, mentre dal club rilanciano che sia arrivata invece direttamente alla Joya.

Ma sarà l’esito finale ad interessare i tifosi. Dybala resterà oppure no? Non è un mistero che la Roma, dopo un’importante campagna acquisti abbia bisogno di cedere. Il problema è che, arrivati a metà agosto, Ghisolfi contava di aver chiuso già una serie di operazioni e invece gli ingaggi ingombranti sono ancora tutti dentro Trigoria: da Abraham a Paredes, da Smalling fino a Karsdorp. Secondo Stefano Carina però, autore dell’articolo sopracitato e intervenuto ai microfoni di Radio Radio stamattina, spiega che ad oggi l’unica offerta sul piatto concreta arrivata nella Capitale sarebbe proprio quella per Dybala. Da qui le riflessioni in corso da parte della Roma.

Quanto guadagna l’attaccante argentino

Ma quanto guadagna Dybala alla Roma? Questa una delle domande attorno alle quali gira l’intera vicenda. Tanto, tantissimo. Una cifra base di 6 milioni che potrà arrivare fino a 9 quest’anno. Non solo. L’argentino ha un contratto blindatissimo con i giallorossi secondo cui, una volta raggiunto il 50% delle presenze in campo nel triennio, scatterà il rinnovo per un’altra stagione. E mancano qualcosa come meno di dieci partite, 8-9 si stima. Liberarsi del suo stipendio, inevitabilmente, rappresenterebbe una boccata d’ossigeno per le casse societarie in perfetta armonia con il nuovo corso inaugurato alla fine dello scorso campionato e che ha portato a salutare senza troppi problemi i vari Lukaku, Spinazzola, Sanches, e così via. Dybala sarà quindi il prossimo? I tifosi, ovviamente, sperano di no.

La Roma può permettersi di perdere Dyabala adesso? Domenica c’è il Cagliari

Nel mercato non ci sono buoni o cattivi, ognuno fa i suoi interessi“, scrive il Messaggero (che oggi non sarà in edicola per problemi nella distribuzione, ndr). Il problema è che perdere adesso Dybala sarebbe un clamoroso passo indietro nel processo di costruzione della squadra. Specie dopo che hai passato due mesi a costruirla attorno a lui. Pensare infatti che il solo Soulé possa, pronti-via, rimpiazzarlo come se la Joya non avesse messo a referto 34 gol e 17 assist in due anni è pura follia, c’è poco da fare. Anche se dovesse arrivare il Chiesa di turno. Insomma, alla fine prevarranno come sempre le logiche economiche o si proverà a guardare oltre il mero bilancio? Staremo a vedere.

Luca Mugnaioli
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Luca Mugnaioli