Chiesa alla Roma al posto di Dybala: quanto ci perde De Rossi

Le clamorose voci sul futuro della Joya in giallorosso gettano più di un’ombra sull’ambiente in vista della prossima stagione. Ecco perché l’addio dell’argentino sarebbe da evitare in questa fase: l’analisi

Luca Mugnaioli -
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Dybala Chiesa De Rossi
Dybala out, Chiesa in, quando perderebbe De Rossi: lo scenario – (RomaForever.it)

“Il doppio sì di Dybala”. Così titolava un nostro articolo poco più di un mese fa. L’attaccante argentino era volato in patria per convolare a nozze e tutto lasciava presupporre che di lì a poco si sarebbe consumato anche un altro matrimonio, quello sportivo con la Roma con il rinnovo del contratto. Ebbene, il caso della Joya ci ricorda una volta di più come nel calcio moderno ormai di certezze scolpite nella pietra non ce ne siano più. Tutto può cambiare velocemente, e ciò che sembrava impossibile, di fronte al business e ai milioni, può diventarlo da un momento all’altro.

Intendiamoci. Il futuro dell’argentino è ancora tutto da scrivere, ma quanto sta accadendo attorno a lui è però davvero quasi paradossale: sin dal termine della stagione scorsa, considerando la linea di rifondazione sposata dalla società, la sua possibile partenza era stata messa tra le opzioni al vaglio, tanto più che il giocatore aveva dalla sua le famose due clausole per andare via o in Italia o all’estero. Poi però è iniziato il ritiro – lui è stato praticamente l’unico dei top player a partire con De Rossi sin dall’inizio – e man mano sembrava essere emersa la volontà da entrambe le parti di proseguire assieme. Anzi. L’attaccante è stato proprio messo al centro del nuovo corso targato DDR.

Dybala e le parole di De Rossi: “Non lego nessuno a Trigoria”

Dybala
Dybala – (RomaForever.it)

Io non lego nessuno a Trigoria“. Un fulmine a ciel sereno quello arrivato nel corso di un’intervista rilasciata in queste proprio da De Rossi ad una manciata di ore dall’inizio del campionato. La domanda era proprio su Dybala, considerando che, a sorpresa, nell’ultimo test con l’Everton l’attaccante argentino non è partito titolare e anzi ha giocato soltanto pochi minuti. Una scelta che non è passata inosservata anche perché l’impegno con gli inglesi, il primo per DDR con tutti gli acquisti a disposizione, serviva a De Rossi per schiarirsi le idee circa la squadra titolare da mandare in campo contro il Cagliari.

Io faccio la formazione non in base alle voci che girano, ha precisato il tecnico giallorosso. “Ho fatto degli esperimenti come ho fatto in altre partite, quelli che sono qui sono tutti giocatori della Roma, poi vedremo quel che accadrà“. Dove sta quindi la verità? E’ inutile girarci attorno: se l’offerta dall’Arabia fosse concreta e reale – qualche addetto ai lavori pensa che le cifre non siano quelle – è chiaro che una riflessione l’attaccante la farà (sul piatto ci sarebbero qualcosa come 100 milioni in 4 anni). Ma a chi dirà il suo secondo fatidico sì della sua estate?

Cosa è cambiato tra la Joya e la Roma

Eppure, più se ne parla più lo scenario sembra davvero surreale. Fonti vicine al calciatore davano per assodata la sua contrarietà ad un suo trasferimento negli Emirati anche perché, dicevamo, l’operazione si sarebbe già potuta fare in passato. Tanto più che anche in Nazionale, in caso di un suo impiego con continuità nel “calcio che conta”, alla Joya sarebbero state prospettate altre chance di ritornare nel giro dei convocati. L’idea, in caso di partenza, era semmai quella di andare magari in Premier, o comunque scegliere una squadra che giocasse la Champions. In ogni caso sempre in Europa.

Cosa è cambiato allora nell’ultima settimana? E’ la Roma che, per vari motivi, per lo più economici (ma non solo), sarebbe disposta a lasciarlo andar via? O è il calciatore che ha cambiato idea circa il suo futuro? O nessuna di queste? Al momento è davvero difficile azzardare ipotesi. Non nascondiamoci dietro ad un dito. Se il giocatore dovesse andar via l’operazione rientrerebbe perfettamente nei nuovi parametri societari: via un giocatore dall’ingaggio ingombrante, per di più sulla trentina e con tante incognite fisiche, dentro un sostituto più giovane, ugualmente forte o comunque di livello ma con uno stipendio senza dubbio più light. Inoltre è già stato preso Soulé. Insomma, a voler pensar male il materiale di certo non manca. 

Chiesa al posto di Dybala? Il problema oltre al sostituto

Ovviamente, da quando le voci di un suo possibile addio sono tornate a farsi insistenti di pari passi hanno ripreso hype le quotazioni attorno ai nomi dei sostituti. In primis Chiesa – per di più la Roma incasserebbe con Dybala anche una cifra vicina a quanto chiede la Juve (ma resterebbe il nodo ingaggio) – oppure l’ultimo profilo accostato ai giallorossi, Zhegrova del Lille. La domanda a questo punto sorge spontanea: la Roma ci guadagnerebbe oppure no con uno di questi due scambi, specie con l’attaccante bianconero? A nostro avviso ci perderebbe tantissimo e ancor prima di entrare in questioni tattiche.

Oggi non è più tempo di imbastire un ragionamento del genere

Secondo noi il problema principale è infatti un altro. Non è tanto quanto migliorerebbe o peggiorerebbe la squadra senza Dybala e con Chiesa (o chi per lui) – tatticamente avresti molta meno fantasia, classe e duttilità tanto per inciso – quanto piuttosto la tempistica con cui l’operazione avverrebbe. Un’autentica follia da fare in pieno agosto, quando ormai il campionato sta bussando alla porta. Ecco perché, prima ancora di parlare di tattica, urgerebbe una riflessione di tutt’altro tipo, ovvero che oggi non è più il tempo di privarsi della Joya. Al di là dei sostituti.

Pur con tutte le incognite fisiche del caso (e l’azzurro non è che darebbe chissà quali garanzie), quando gioca l’attaccante argentino sposta ancora gli equilibri. Perché allora pensare anche solo di privarsi di lui in questo momento storico, dopo aver incentrato la rifondazione della squadra e la preparazione attorno a lui, nonché avergli preso due spalle importanti a supporto quali Soulé e Dovbyk? Il nostro pensiero è chiaro: ad oggi sarebbe un clamoroso autogol della società. A meno che non sia chiaramente il calciatore a chiedere di andare. E comunque il club potrebbe dire sempre di no (ma lo farà proprio per le questioni economiche in ballo citate prima?). In campo fin qui la squadra, sebbene con tutte le attenuanti del caso, ha mostrato tante ombre e poche luci. Privarsi di Dybala adesso oscurerebbe ancora di più il nuovo progetto giallorosso che sta nascendo.