Un Lukaku in meno, un Dovbyk in più. E poi gli addii dei vari Spinazzola, LLorente, Azmoun, Sanches, Rui Patricio, rimpiazzati, in parte dagli arrivi di Le Fee, Dahl e soprattutto Matias Soulé. Una domanda aleggia nella domanda di tutti i tifosi: la Roma che sta nascendo è/sarà più forte di quella dello scorso anno? In attesa che sia il campo a parlare – fin qui le amichevoli hanno detto ancora troppo poco (anzi) – cerchiamo di capire, ad una settimana esatta dall’inizio del campionato, se la formazione giallorossa sia stata migliorata oppure no e quali sono i reparti dove si dovrà intervenire da qui al 30 agosto.
Come vi abbiamo spiegato in questo nostro recente articolo sull’argomento, la formazione-tipo della Roma 2024-2025 presenterà molte novità rispetto allo scorso anno. Quelle più evidenti sono in attacco. Andato via Lukaku i giallorossi hanno deciso di puntare forte sull’ultimo capocannoniere della Liga, Artem Dovbyk. Al suo fianco, oltre a Dybala che già c’era, è stato preso uno dei talenti più promettenti del nostro campionato, Matias Soulè, e le promesse in tal senso non possono che essere più che positive: sulla carta è un tridente davvero molto forte. Poi bisognerà aspettare la ‘pratica’.
L’unica incognita è rappresentata dal presumibile periodo di adattamento del centravanti ucraino nel nostro campionato. E se nel confronto diretto con Lukaku forse quest’ultimo partirebbe ad oggi in avanti, è vero anche che Dovbyk, anche per una questione anagrafica, nel medio lungo periodo avrà sicuramente margini di crescita decisamente maggiori rispetto al belga. Sicuramente, se Abraham dovesse restare, nella coppia De Rossi avrebbe un valore maggiore rispetto a quella composta da Lukaku-Belotti con la quale si era iniziato lo scorso anno.
A centrocampo invece il reparto è rimasto pressoché lo stesso quanto meno nelle prime scelte, e anzi è stato aggiunto Le Fee. Anche in questo caso tuttavia c’è da capire quanto servirà per far scattare il feeling tra la Serie A e il francese. La società ha puntato forte su di lui, quindi è convinta che sarà lui uno dei titolari. Le alternative non mancano e si chiamano Bove (o chi per lui se andrà via) e Paredes. Diverso il discorso in difesa: per uno Svilar promosso stabilmente a titolare indiscusso, la linea a quattro sembrerebbe ancora migliorabile: sia nei centrali, almeno parlando di alternative, sia sulle corsie basse esterne.
C’è poi stato il campo. Fin qui, ad essere onesti, le amichevoli della Roma ci hanno detto che il progetto squadra è ancora un cantiere aperto. Soprattutto perché i nuovi acquisti non sono arrivati tutti insieme e di fatto soltanto ieri – 10 agosto – De Rossi ha avuto per la prima volta la possibilità di averli tutti insieme. Mettiamoci dentro pure il rientro spezzettato dei Nazionali in ritiro e il quadro è completo. E questo, lo abbiamo detto sin dall’inizio, può e potrà rappresentare più di un problema. DDR, che nonostante tutto si continua a mostrare calmo e lucido, sarà allora chiamato a bruciare velocemente le tappe per cercare di amalgamare in fretta il gruppo in attesa degli ultimi rinforzi. Il tempo infatti è quasi finito.
La sensazione è che si dovrà cercare, almeno fino alla sosta, di trarre il massimo possibile da quello che si avrà a disposizione fino al 30 agosto, con l’obiettivo di farsi trovare definitivamente pronti al rientro dal giro delle partite delle Nazionali. Di mezzo però ci sono ben tre partite di campionato – due delle quali non certo proibitive sulla carta (Cagliari, Empoli poi la Juve) – dove bisognerà necessariamente cercare di partire col piede giusto. Mal di pancia e malumori, si sa, sono sempre dietro l’angolo, specie quando si ha a che fare con nuovi progetti, allenatori giovani e l’impellenza di ottenere comunque da subito i risultati.
Si ritorna così al punto di partenza. La Roma ad ogni modo è migliorata rispetto allo scorso anno oppure no? Nella tabella che segue abbiamo messo a confronto le rose dell’ultima stagione con quella attuale. Fermo restando che il calciomercato è ancora aperto e che dunque, tanto in entrata quanto in uscita, qualcosa potrebbe ancora cambiare. Le priorità dei giallorossi del resto sono note: in attesa dell’eventuale opportunità Chiesa, serve un terzino destro a tutti i costi e un altro centrale difensivo.
Dopodiché, sembrerebbe, Ghisolfi si muoverà come detto se si dovesse presentare qualche affare last-minute. E’ il caso ad esempio del centrocampo – che forse non verrà toccato se non in caso di uscite – e dell’attacco. Anche qui stesso discorso. Se qualcuno andrà via (Abraham?) allora si cercherà il sostituto. Questa dunque la situazione quando manca esattamente una settimana all’inizio del campionato.
ROMA 2023-24 | ROMA 2024-25 |
PORTIERI | PORTIERI |
Rui Patricio | Svilar |
Svilar | Ryan |
Boer | Boer |
DIFENSORI | DIFENSORI |
Hujisen | Ndicka |
Ndicka | Mancini |
Llorente | Kumbulla |
Spinazzola | Angelino |
Karsdorp | Dahl |
Kristensen | Karsdorp |
Celik | Celik |
Kumbulla | Smalling |
Mancini | – |
Smalling | – |
Angelino | – |
CENTROCAMPISTI | CENTROCAMPISTI |
Paredes | Cristante |
Cristante | Paredes |
Renato Sanches | Darboe |
Aouar | Enzo Le Fee |
Zalewski | Bove |
Bove | Zalewski |
Pisilli | Pellegrini |
Pellegrini | Pisilli |
ATTACCANTI | ATTACCANTI |
Baldanzi | Baldanzi |
El Shaarawy | El Shaarawy |
Azmoun | Solbakken |
Abraham | Dybala |
Dybala | Shomourodov |
Lukaku | Abraham |
Belotti | Matias Soulé |
– | Dovbyk |