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CalcioMercato

“Chiesa vuole 9 milioni, richieste illogiche”: il club si chiama fuori

Continua la telenovela dell’estate attorno all’attaccante della Juventus: nelle ultime ore il caso si arricchisce di un nuovo capitolo, una società ha deciso di rinunciare alla trattativa. Il motivo? Le richieste troppo alte del calciatore

Il caso di Federico Chiesa è destinato a farci compagnia ormai per tutta l’estate, almeno fino al prossimo 30 agosto quando a mezzanotte terminerà la sessione estiva di calciomercato. Nella giornata di ieri sono arrivate diverse notizie per certi versi clamorose ma c’era d’aspettarselo considerando il ‘pasticcio’ combinato dalla Juventus. Nella gestione del calciatore la società ha commesso infatti a nostro avviso tanti errori, a partire dal fatto di aver fatto capire subito come non rientrasse nei piani di Thiago Motta, convinti probabilmente di riuscire a venderlo in poco tempo a cifre anche piuttosto alte.

Ma così non è stato. Il giocatore ha tentennato sulla destinazione Roma che ha poi virato con decisione su Soulé, acquistandolo, facendo leva proprio sulla necessità impellente del club di Torino di vendere. Risultato? L’attaccante è ancora in bianconero, il suo sostituto – né gli altri obiettivi di mercato – non è arrivato, e pur di non perderlo a zero il club ha deciso di abbassare ulteriormente il prezzo del suo cartellino, a cifre assolutamente impensabili poche settimane fa. Chiesa però continua a fare muro ed è questo il vero nodo della questione: l’ingaggio da top player che continua a chiedere. 

La parabola discendente (economica e sportiva) di Chiesa: adesso costa solo 15 milioni

Chiesa – (RomaForever.it)

La vicenda dell’esterno azzurro è quasi paradossale. Acquistato quattro anni fa dalla Fiorentina alla rilevante somma di 50 milioni, adesso la sua valutazione si è più che dimezzata. Prima dell’Europeo si parlava di 35 milioni, che sono diventati poi 25 dopo la Germania e ora potrebbero essere ancora di meno. Secondo gli ultimi rumors la Juventus sarebbe disposta a cedere il cartellino della sua ex stella, che non ha mai iniziato a splendere come preventivato complice anche gli infortuni, a poco più di 15. Praticamente un prezzo da ultimi giorni di saldi.

Del resto Giuntoli non ha molta scelta. Servono entrate fresche per completare gli acquisti e considerando la scadenza del contratto del giocatore, giugno 2025, o lo svendi o lo perdi a parametro zero. C’è poco da fare. Tanto più se hai deciso, forse un po’ troppo frettolosamente come visto, di sbatterlo fuori squadra facendo crollare ulteriormente la sua valutazione. Chiaramente, a queste cifre, il mercato attorno all’attaccante è tornato a riaccendersi, con la Roma – unica vera squadra che voleva puntarci – sempre sullo sfondo. Di mezzo però come detto ci sono le richieste astronomiche del calciatore.

“Le richieste di Chiesa senza logica”, il Besiktas fa un passo indietro

Un ingaggio da 9 milioni di euro. Sarebbe questa la cifra che l’entourage di Chiesa continuerebbe a chiedere a chi, considerando il costo stracciato, prova a chiedere informazioni. Strategia per rifiutare ogni offerta e liberarsi a parametro tra un anno? Può darsi. Oppure la comunque legittima richiesta di chi è convinto di valere uno stipendio da top player? Per noi è più la prima. Anche perché non tutti sono disposti a parlare di cifre che, concordiamo anche noi, almeno ad oggi non rispecchiano più il valore del calciatore, al netto del passaggio a vuoto agli Europei.

Chi la pensa così è ad esempio il Besiktas che nelle scorse ore ha fatto sapere di chiamarsi fuori dalla corsa per l’attaccante. “Vorrei precisare che il calciatore ha un’aspettativa di ingaggio pari a 9 milioni di euro – ha dichiarato Huseyin Yucel, Vicepresidente del club turco. “Attualmente ci sono sette squadre sul giocatore ma le sue richieste non sono molto logiche e non sembra possibile soddisfarle“. Quindi l’annuncio: “E’ vero da 10 giorni si parla dell’esterno nella nostra orbita di mercato ma da oggi non è più così. Da oggi il calciatore non è più nella nostra agenda“.

Luca Mugnaioli
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Luca Mugnaioli