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Roma, sarà questo l’11 titolare di De Rossi? La formazione-tipo

Il calendario non concede sconti: dopo l’ultimo test amichevole di domani sarà già tempo di fare sul serio. I giallorossi scenderanno in campo il 18 agosto contro il Cagliari: ad oggi De Rossi giocherebbe così

Giochi chiusi o quasi sul mercato. Il grosso del lavoro è stato fatto da Ghisolfi ed ora si può guardare al futuro con un po’ più di ottimismo rispetto alle incertezze con cui era terminato lo scorso campionato e soprattutto su come era partita la nuova stagione. Ancora non si riusciva a capire l’idea che si voleva dare alla nuova Roma, tanto in campo quanto fuori. Era il tempo quello dei saluti eccellenti – da Lukaku, passando per Llorente, fino a Spinazzola – e di altri magari meno importanti, come quelli ad esempio di Sanches, Azmoun, Rui Patricio, ma comunque ugualmente significativi. Una squadra da ricostruire daccapo o quasi insomma, con il tempo che però passava velocemente.

Un nome al giorno ma nessuna trattativa concreta. Quando arriveranno i nuovi colpi? La domanda ricorrente nell’ambiente giallorosso. L’8 luglio allora, complice gli impegni dei Nazionali, De Rossi si è ritrovato in una torrida Trigoria a recitare il ruolo di predicatore nel deserto, lasciato ad allenare un gruppo fatto essenzialmente di giovani e pochissimi titolari. Pian piano poi il quadro generale ha iniziato a delinearsi: la società ha deciso di dare un taglio netto col passato, imbastendo un calciomercato diametralmente opposto a quello degli scorsi anni. E finalmente sono iniziati ad arrivare gli acquisti.

La nuova Roma di De Rossi: cosa c’è e cosa manca ancora

Si ripartirà ancora da Dybala: sarà lui il centro dell’attacco della Roma – (RomaForever.it)

Complice il superamento dei paletti imposti dal fair play finanziario e con i conti nuovamente in ordine (per non parlare dei costi risparmiati), i Friedkin hanno messo mano al portafogli calando, per il momento, un tris che vale più di 90 milioni. Acquisti mirati e prospetti giovani: tra pronti, nel pieno della carriera oppure in rampa di lancio. Ma in ogni caso scelte di rottura come detto rispetto al recente passato del club. Che, Conference a parte, non hanno ancora portato ai risultati sperati soprattutto in campionato. Un ruolo centrale in tutto questo è stato affidato a De Rossi che ha indicato alla società i profili desiderati: e Ghisolfi è stato abile fin qui a portarglieli a Trigoria.

Il nuovo regista, Enzo Le Fee, un bomber “alla Dzeko”, Artem Dovbyk, un attaccante tutto fantasia e classe da affiancare a Dybala, individuato in Matias Soulé, un terzino di gamba sulla sinistra, giovane e con il futuro davanti, Samuel Dahl. Ovviamente qualcosa manca ancora: un’alternativa al centro della difesa, al momento ci sono solo Mancini, N’Dicka e i partenti Kumbulla e Smalling, e sulla corsia bassa di destra, dove chiaramente il solo Celik è troppo poco. Insomma, un buon 80-85% del lavoro è stato fatto, adesso serve completare l’opera. E chissà che qualche altra opportunità non possa uscire da qui al 30 agosto (Chiesa resta sempre sullo sfondo), al netto ovviamente di altre contingenze in caso eventuale di partenze di chi ha mercato (si veda alle voci Bove e Tammy Abraham).

Oggi giocherebbe così: ecco l’11 titolare di De Rossi

Tirando le somme, ad oggi come giocherebbe allora la Roma di De Rossi? Sul portiere non ci sono mai stati dubbi. Salutato Rui Patricio la porta sarà difesa proprio da chi nel gennaio scorso gli aveva soffiato il posto da titolare, ovvero Mile Svilar. DDR, appena subentrato a Mourinho, non ha mai avuto dubbi, né li ha avuti in queste settimane. La linea difensiva sarà a quattro e le scelte sono per il momento pressoché obbligate. Angelino a sinistra – si alternerà spesso con DahlCelik a destra (in attesa di altro), Mancini e N’Dicka al centro. Capitolo mediana. In mezzo ci sarà il neo acquisto Le Fee, la cui alternativa sarà Paredes. Su questo non abbiamo dubbi. Troppi 23 milioni per un prospetto, sconosciuto ai più ma preso con tanta rapidità e determinazione dal club, per pensare che sia una semplice riserva.

Al suo fianco agiranno Cristante, qualche voce di mercato su di lui pure c’è stata, e Pellegrini, altro punto fermo di DDR. E in avanti? Beh, qui di perplessità ce ne sono ancora meno. L’unico “superstite” rispetto allo scorso anno nel reparto offensivo sarà Dybala che comporrà un trio-meraviglia con Artem Dovbyk e Matias Soulé. A gara in corso, per completare il ragionamento, per De Rossi non mancheranno comunque le alternative di qualità sempre in attesa che il mercato faccia il suo corso. Saremo ripetitivi ma è così. Da Bove, ad Abraham, da Zalewski a Baldanzi, saranno loro o chi per loro le carte da giocare a partita iniziata.

Domani l’amichevole con l’Everton, poi sarà calcio vero

Sulla formazione-tipo dei giallorossi non sembrano esserci dubbi dunque. L’11 sopracitato viene indicato non a caso come quello più probabile che affronterà domani l’Everton dal primo minuto. Si tratterà dell’ultima amichevole prima dell’inizio ufficiale della stagione 2024-2025. Un passaggio importante perché, di fatto, sarà la prima volta che De Rossi potrà provare gli schemi che ha in mente considerando che i nuovi acquisti non sono arrivati tutti insieme ma a ritiro inoltrato. E quindi non hanno potuto giocare assieme nei precedenti test. Una specie di corsa contro il tempo per DDR, ecco. Domani il test inglese, tra una settimana il campionato. Ci siamo, si sta alzando il sipario sulla nuova stagione.

Luca Mugnaioli
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Luca Mugnaioli