Dopo i colpi Soulé e Dovbyk è arrivato il momento di pensare anche alle cessioni. De Rossi ha finalmente il suo centravanti e può quindi accettare più a cuor leggero di veder partire Tammy Abraham. L’attaccante inglese è rientrato in campo sul finire della scorsa stagione dopo essere rimasto per molto tempo ai box a causa della rottura del legamento crociato del ginocchio sinistro.
In un primo momento si pensava che la Roma volesse ancora puntare su di lui, ma con il passare del tempo si è capito che gli obiettivi della società erano altri. Abraham è finito così nella lista dei cedibili di Florent Ghisolfi, che spera di poter ottenere tra i 25 e i 30 milioni di euro dalla vendita dell’ex Chelsea.
Finora, però, in casa giallorossa non è arrivata nessuna offerta concreta per il 26enne londinese. L’unico club che ha manifestato un vero interesse per il giocatore è il Milan, che ha avviato nelle scorse settimane i colloqui con il calciatore e con la dirigenza romanista. I rossoneri hanno rinforzato l’attacco con l’arrivo di Alvaro Morata ma serve un’altra punta: il preferito di Paulo Fonseca è proprio Abraham, che ha già fatto capire di gradire un eventuale trasferimento a Milanello.
Tuttavia il Diavolo ritiene troppo elevata la valutazione della Roma: i due club stanno cercando di trovare la formula giusta per portare a termine l’affare. Stando a quanto riportato da Calciomercato.com pare che la Lupa abbia chiesto un giocatore al Milan ma la risposta di Furlani è stata tutt’altro che positiva.
La Roma, infatti, ha chiesto Noah Okafor come pedina di scambio per Abraham. De Rossi apprezza tantissimo l’esterno svizzero e crede che abbia le caratteristiche ideali per il suo gioco. Per questo Ghisolfi ha provato a imbastire una trattativa, ricevendo però un secco no dal Milan: per i rossoneri l’ex Salisburgo è incedibile.
Il Diavolo ha quindi provato a offrire alla Roma un altro esterno, ovvero Alexis Saelemaekers, che nell’ultima stagione ha fatto bene nel Bologna di Thiago Motta. La proposta del Milan non convince però il club capitolino. Le due dirigenze sono comunque al lavoro per cercare una soluzione che soddisfi tutti.