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CalcioMercato

“Chiesa? Affare da 70 milioni, Serie A difficile. Ecco cosa vogliono gli agenti”

Il conduttore e giornalista dell’emittente romana Radio Radio è tornato sull’argomento caldo del momento, ovvero Federico Chiesa. In queste ore si è tornato a parlare di Roma, ma la situazione è tutt’altro che semplice. Il punto

Federico Chiesa ha messo con le spalle al muro alla Juve. E’ un dato di fatto. Prima chiedendo un rinnovo di contratto con annesso aumento di stipendio, poi tergiversando sulla possibilità di trasferirsi a Roma; quindi ‘costringendo’ Giuntoli di fatto a vendere in fretta e furia Matias Soulé, perfino ad un prezzo più basso di quanto preventivato proprio perché la necessità di bilancio, e l’urgenza di avere subito risorse fresche a disposizione, ha prevalso su tutto. E adesso continua a farlo essendosi messo alla finestra in attesa di vedere quel che accadrà da qui al giugno 2025, in attesa cioè della scadenza del suo contratto. Non c’è da meravigliarsi dunque che a Torino abbiano scelto la via del pugno duro, sbattendolo fuori rosa. Ovvero l’unico strumento rimasto a disposizione delle società per mantenere un minimo di controllo su calciatori che, supportati da agenti sempre più avidi, fanno ormai il bello e cattivo tempo.

Chiesa del resto lo aveva già fatto alla Fiorentina al momento di andare proprio alla Juve.  Il calciomercato è una ruota. La storia semplicemente si sta ripetendo, seppur con i bianconeri stavolta dall’altro lato del tavolo. Anzi no, forse pure peggio. Perché in questo caso all’orizzonte c’è in più la beffa di rischiare di non rientrare nemmeno di un centesimo dei 50 milioni spesi per comprarlo. Per Giuntoli quindi la situazione è, giunti al 6 agosto, davvero complicata: con il calciatore fuori dal progetto – e senza Soulé – serve un altro esterno da dare a Thiago Motta, ma le risorse non sono infinite considerando anche che la Juve vuole provare un ultimo assalto a Koopmeiners. Incastro difficile, specie ora che a Bergamo hanno perso Scamacca e forse proveranno ad andare su Nico Gonzalez, che lo stesso DS bianconero ha messo sul taccuino. Ma siamo sempre lì. Servono soldi.

Chiesa alla Roma: adesso è più difficile

Florent Ghisolfi – Foto da “X” (RomaForever.it)

Ecco perché la cessione di Chiesa resta la priorità per la Juve. Altrimenti il ‘danno’ sarà completo, tanto al livello economico quanto tattico. La Roma però per adesso, proprio perché ha già comprato in casa bianconera nello stesso ruolo, è tutt’altro che disposta a fare carte false per arrivare al “capriccioso” attaccante azzurro. Il reparto là davanti per De Rossi è completo e se è vero che Ghisolfi gli prenderà un altro esterno come sembra le possibilità che sia proprio Chiesa ad oggi è sicuramente molto bassa. I motivi sono presto detti.

Intanto perché De Rossi e i Friedkin non hanno gradito il suo prendere tempo nel momento cruciale della trattativa che lo stava portando a Trigoria. In secondo luogo perché, a prescindere, le richieste di stipendio del calciatore continuano ad essere altissime e fuori mercato, specie alla luce del recente passato sul campo dell’attaccante. Infine, ribadiamo, c’è la questione tattica: De Rossi può contare su un reparto offensivo di alto livello e l’unica operazione in agenda potrebbe essere quella per individuare il sostituto di Abraham, ammesso che il centravanti riesca a partire. Insomma, tirando le somme, ad oggi il club giallorosso non ha nessuna intenzione di mettersi alla ricerca della giusta formula per convincere Chiesa a venire nella Capitale. Qualche settimana fa era così, adesso non più.

“Chiesa operazione da 70 milioni, difficile in Serie A. Lazio? Impossibile”

Per certe operazioni serve che si muova chi conta altrimenti non si chiudono”, ha detto De Rossi qualche giorno fa. E i casi Soulé e Dovbyk lo hanno dimostrato. Per Chiesa sarà dunque lo stesso, magari in senso opposto. I Friedkin in questa sessione di mercato hanno dimostrato di poter prendere gli obiettivi di mercato, investendo già una cifra vicina ai 90 milioni. Probabilmente sarebbero stati disposti a farlo anche con l’esterno juventino. Oggi forse no, domani – magari a ridosso della fine del mercato – chissà.

Al di là della volontà della Roma tuttavia, o delle altre possibili pretendenti, è proprio la volontà del calciatore – e del suo entourage – a dettare le condizioni. “Una previsione abbastanza attendibile è che il calciatore, guidato dal suo potente entourage, voglia arrivare a scadenza di contratto“, ha scritto su “X” poco fa Ilario Di Giovambattista, giornalista e conduttore della nota emittente romana Radio Radio. “Questo garantirebbe un sostanzioso guadagno agli agenti e un contratto più importante a Chiesa“, ha proseguito Di Giovambattista. Che dire, anche in questo caso “nulla di nuovo sotto al sole“, ormai è la prassi. 

Lo scenario più accreditato ad oggi: un anno fermo e via a parametro

Quante possibilità ci sono dunque che Chiesa resti dov’è e vada a scadenza? Ad oggi abbastanza. “A meno che non arrivi una squadra (Inglese?) in grado di approntare almeno 20-25 mln per la Juve, alcuni milioni di euro agli agenti e almeno un triennale da 7mln netti al giocatore” – scrive il giornalista – “un’operazione difficile per una società italiana che complessivamente si dovrebbe impegnare per circa 70 milioni“.

Altro che Lazio insomma, con la squadra che “non è assolutamente interessata al calciatore juventino” (ma su questo anche noi non avevamo dubbi). E con buona pace della Juve, “che sarà l’unica a rimetterci” se non si troveranno soluzioni. Certo, per il giocatore – che non gode di chissà quale fama, lo dimostra il fatto che la fila per prenderlo non c’è mai stata – si tratta a 24 anni di un bell’azzardo. Stare fermo un anno sperando che tra 12 mesi qualcuno gli proponga un contratto faraonico soltanto perché non pagherà il cartellino. Chi avrà ragione? Staremo a vedere.

Luca Mugnaioli
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Luca Mugnaioli