L’attacco della Roma è stato rinforzato egregiamente nel corso di questo calciomercato, perché Artem Dovbik e Matias Soulé non sono acquisti di poco conto: serve adesso spostare l’attenzione su quei reparti che ancora non sono completi e che necessitano di un terzino, tanto per fare un esempio. Per Florent Ghisolfi ci sono ancora 25 giorni buoni per chiedere quei 2-3 movimenti in entrata che potrebbero davvero rendere la Roma uno dei progetti più interessanti del prossimo anno. Anche se il discorso è strettamente connesso anche ai movimenti in uscita, finora piuttosto pochi e non in grado di rifinanziare il mercato. Al netto di queste considerazione, però, serve qualche giocatore in più in difesa.
Due sono i nomi sui quali bisogna stringere: Raoul Bellanova e Marc Pubill. Operazioni non facili ma necessarie per avere maggior affidabilità in una zona nevralgica del campo come questa. Pubill di certo è forse l’operazione più fattibile. Al di là delle sue prestazioni – 34 presenze, 1 gol e 3 assist – è uno dei giovani più promettenti del calcio spagnolo. E rispetto agli altri nomi valutati in queste ore potrebbe essere quello economicamente più accessibile. Un anno fa l’Almeria lo pagò 5 milioni, adesso vale (almeno) tre volte tanto. Ma 15 milioni non sono poi così tanti se il giocatore dimostrasse di valerli sul campo.
Ovviamente il sogno rimane Bellanova ma qui le valutazioni vanno di pari passo col mercato in uscita. Solo a quel punto la dirigenza giallorossa proverà ad accelerare sugli innesti che abbiamo poc’anzi citato. L’esterno del Torino è considerato il profilo migliore per cominciare questo nuovo progetto basato sui giovani di qualità. Lo si è detto in più occasioni. La valutazione del Torino però è alta e 25 milioni non sono proprio noccioline. Una cifra che non aiuta la Roma ad arrivare alla fumata bianca. L’idea della contropartita Zalewski potrebbe essere una soluzione, non per niente i due club si starebbero palando per valutare questa opportunità.
Una cosa è certa: la Roma in questo calciomercato non sta badando a spese e i cento milioni investiti sono un segnale importante da parte dei Friedkin, ricerca del terzino a parte. Mai in passato la proprietà texana aveva investito tanto in un’unica sessione di mercato. Come riporta il Corriere dello Sport, persino la vecchia proprietà non ha mai speso così tanto come i Friedkin, quando a finanziare il mercato erano perlopiù le plusvalenze. Questa è una estate da record per la Roma che è diventata a tutti gli effetti la regina del mercato. I 90,5 milioni di cartellini (bonus esclusi) investiti cozzano però con i soli 16,5 milioni incassati dalle cessioni. Ed è questo aspetto che sta ora complicando i piani dell’ultimo mese…