“Così dovreste essere voi”, De Rossi parla alla squadra e confessa: “Da piccolo sono stato cacciato…”

È il compleanno della leggenda della Roma: l’omaggio della società è l’anedetto raccontato da De Rossi durante la visita di Rocca

Giulio Benatti -
Tempo di lettura: 2 minuti
francesco rocca roma
Francesco Rocca con Daniele De Rossi durante la visita alla squadra – asroma (romaforever.it)

 

Qualche giorno fa, Francesco Rocca ha fatto visita alla Roma, durante la preparazione estiva in svolgimento a Trigoria. Un incontro che ha segnato un ponte tra la Roma del presente e quella del passato. Davanti al mitico Kawasaki il gruppo di Daniele De Rossi. Un insieme di atleti provati dalle fatiche delle sedute, in mezzo ai quali si scorge qualche veterano, qualche faccia nuova appena arrivata dal mercato e i giovani che invece stanno crescendo nelle giovanili della società. Un incontro breve ma in grado di trasmettere il senso di cosa voglia dire essere romanista. Oggi, quell’eterno ragazzo che dovette lasciare troppo presto il calcio giocato compie settant’anni. Auguri.

Nel presentarlo alla squadra, rivolto ai giocatori De Rossi ha detto “così dovreste essere voi”. Parole cariche d’orgoglio, alle quali la leggenda romanista ha risposto invitando l’attuale tecnico ad andarci piano con le espressioni iperboliche. Poi, sempre scherzando, De Rossi ha ricordato quelle volte che Rocca, allenatore delle giovanili dell’Italia, l’aveva allontanato per motivi disciplinari. Ricordi sbiaditi dal tempo ma che a distanza di anni destano sempre sorrisi ed emozioni vere. L’episodio è stato ripreso e condiviso sui social dalla stessa Roma, che in quell’occasione aveva anche regalato a Rocca la maglietta numero tre.

De Rossi presenta Francesco Rocca alla squadra e racconta di quella volta che…

A distanza di qualche giorno da quella sentita visita, oggi – venerdì 2 agosto – Rocca compie esattamente settant’anni. Cifra tonda, ma soprattutto una bella età. In campo era un tornado, da qui il soprannome Kawasaki, troppo veloce lungo quella fascia per poter essere fermato. A fermarlo davvero poteva riuscirci solo il destino. E proprio per cause di forza maggiore diede l’addio al calcio quel 3 agosto del 1981 – paradossalmente un giorno dopo il 27esimo compleanno – dopo ben 5 operazioni al ginocchio. “Non ci sono più possibilità di un recupero serio e allora, con grande rimpianto, ho deciso di abbandonare l’attività” il suo pensiero carico di amarezza.

Una volta ritiratosi, Rocca continuò nel mondo del calcio proprio con la nazionale italiana. Allenò e collaborò con quasi tutte le selezioni, dall’under 15, all’Olimpica (che portò a Seul nel 1988) fino alla Nazionale maggiore. Un trentennio con la Federcalcio: era un tecnico duro, che amava il sacrificio e la disciplina. Parlava poco e non amava ricordare troppo il passato. Anche a Trigoria, pochi giorni fa, non s’è smentito. E dal 20 settembre 2012 è tra i primi 11 giocatori ad essere inserito nella hall of fame ufficiale della Roma. “Ho provato una sensazione di stupore” disse una volta appresa la notizia. Buon compleanno, Kawasaki!