Roma, con Artem Dovbyk come evolverà la tattica di De Rossi? L’analisi

Le ultime voci di mercato avvicinano sempre più Dovbyk alla Roma: con l’ucraino ne gioverebbe la tattica della squadra

Giulio Benatti -
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Artem Dovbyk
Dovbyk ormai a un passo dalla Roma: la situazione (Romaforever.it)

 

Ormai non resta che aspettare la fumata bianca per quanto riguarda Artem Dovbyk alla Roma: l’arrivo sembra ormai certo e sul quale bisogna definire solamente gli ultimi dettagli, dopodiché il gigante ucraino potrà davvero far svoltare anche per quanto riguarda la tattica da adoperare in campo. Perché le caratteristiche dell’attaccante renderanno il reparto offensivo della Roma tra i più pericolosi dell’intera Serie A. Daniele De Rossi lo sa bene ed è per questo che ha chiesto alla società e a Florent Ghisolfi uno sforzo economico per chiudere in tempi celeri la trattativa con giocatore. Dato che il ventaglio delle soluzioni a disposizione del tecnico di Ostia aumenterà notevolmente con questa aggiunta in organico.

Lo sostiene perfino il secondo allenatore del Girona. Per il tecnico spagnolo difatti Dobvyk dispone della “velocità per correre dietro alla linea difensiva e la forza fisica per far salire la squadra spalle alla porta”. Descritto così sembra proprio il centravanti completo che la Roma va cercando. In grado allo stesso tempo di duellare con i difensori ma anche di garantire la giocata decisiva negli ultimi 16 metri. La varietà del repertorio lo conferma. Col Girona, nell’ultimo campionato, Dovbyk ha segnato 10 gol di sinistro, 1 di destro e 6 di testa oltre a trasformare 7 rigori (sbagliandone uno). Con questi numeri De Rossi dovrà solo costruirgli attorno un modulo adatto.

De Rossi punta molto sul controllo del possesso palla e pertanto necessita di idee brillanti, non solo di forza fisica. Se si giocasse con due trequartisti come Dybala e Soulé l’idea più immediata che viene in mente è un 4-3-2-1. Il cosiddetto albero di Natale per rispolverare un’espressione di ancelottiana memoria. Idea affascinante. Il problema sarebbe in questo caso far convivere tre giocatori mancini in attacco. Perché fra l’altro c’è da ricordare anche che lo stesso Tommaso Baldanzi è mancino. Mentre coloro che potrebbero dare una variazione di segno differente sono Pellegrini ed El Shaarawy, i quali potrebbero arricchire il discorso con le loro caratteristiche.

Se invece De Rossi dovesse optare per il già rodato 4-3-3, Dovbyk dovrà essere bravo anche a cercarsi lo spazio tra i difensori per sfruttare i suoi centimetri (189). All’interno di un modulo di questo tipo potrà di certo sfruttare i cross di Dybala e Soulé dalle fasce oppure quelli dei terzini come Angeliño. In alternativa, ricorda il Corriere dello Sport, potrebbe assecondare le richieste di De Rossi anche in un 4-2-3-1, modulo che ha saputo esaltarlo nel Girona. In quel caso sarebbe il terminale offensivo da lasciare nei pressi dell’area avversaria. Insomma, a prescindere da come De Rossi farà giocare i suoi, c’è da credere che Dovbik sarà sicuramente decisivo nella tattica della Roma