Un progetto ambizioso ha bisogno di tempi stretti, ma non è così facile. Questo, in altre parole, ha detto il Sindaco Gualtieri all’ultimo incontro con la CEO giallorossa Lina Souloukou per il nuovo stadio. La certezza è che Comune e società, riguardo il nuovo impianto sportivo che sorgerà a Pietralata, sono sulla stessa lunghezza d’onda.
Non è poco dopo il successo del rendering video relativo allo stadio: il progetto piace ai tifosi, ma soprattutto stuzzica la giunta Gualtieri. Ora bisogna procedere con tutto il resto, ovvero la sequenza di passaggi formali che anticiperanno la presentazione del progetto definitivo al Comune.
È possibile dire già da ora che le prime analisi dei terreni di Pietralata hanno dato esito positivo. Non esistono evidenze storiche di natura archeologica che potrebbero annullare il progetto o minarne la propria interezza. Quello che serve adesso è il completamento delle analisi preliminari, in riferimento a sondaggi geologici e scavi archeologici.
Le attività sono ancora in corso perchè – anche se non si presentano ostacoli insormontabili – occorre ultimare le procedure per avere un quadro completo che “sblocchi” la seconda parte di questa traversata burocratica che porta alla risoluzione del contenzioso con i residenti. La comunità di Pietralata, in questo momento, sta rallentando l’iter procedurale a causa di alcune dispute con i comitati del no.
I quali sono già stati avvisati dal TAR del Lazio che non esistono evidenze per avvalorare i ricorsi sulla struttura. I cittadini, alle strette, chiedono un confronto con la società giallorossa. Il dibattito pubblico in tal senso è avvenuto in diverse fasi della campagna di avvicinamento al progetto, ma non è stato sufficiente a dissuadere i detrattori.
Ora la diatriba legale con la società dovrebbe concludersi, ma servono delle ulteriori (e ultime) pezze d’appoggio sulla validità e agibilità della struttura. Al termine di tutto questo i tecnici delle società incaricate dalla Roma avranno l’avvallo per entrare nei terreni. Una volta, quindi, terminate le analisi necessarie, sarà possibile presentare il progetto completo al Comune di Roma e dare seguito al rendering video illustrato pochi giorni fa.
L’assessorato all’urbanistica darà l’ok a questa specie di analisi preliminare. Subito dopo si andrà a confermare o meno l’interesse pubblico dell’opera. L’ultimo tassello prima di partire in concreto con i lavori. Ci sarà, dunque, un verbale con prescrizioni e modifiche necessarie in grado di determinare l’approvazione o il rigetto del progetto.
Successivamente, essendo il nuovo stadio della Roma un’opera pubblica, dovrà partire una gara d’appalto. Lo stadio si farà: la linea generale da seguire è tracciata, rimane solo da stabilirne la tempistica che resta l’incognita più grande. Anche se Gualtieri ha garantito di poter snellire le procedure, il mare magnum della burocrazia potrebbe richiedere qualche passo in più. L’importante è proseguire con la medesima unità di intenti mostrata in queste settimane: Roma e la Roma dalla stessa parte.