E finalmente arrivò anche il giorno della presentazione ufficiale di Matias Soulé alla Roma, dopo un numero impressionante di voci che continuavano a rincorrersi durante tutto il mese più caldo dell’estate su quando ciò sarebbe potuto accadere. È accaduto. E adesso il fantasista sudamericano è pronto a calarsi nella realtà romanista per creare un tridente offensivo davvero da sogno. Nel frattempo, oltre alle foto ufficiali e al giro presso le strutture di Trigoria, l’attaccante ha rilasciato le sue prime dichiarazioni da giocatore giallorosso. In queste parole si può palpare tutta la sua emozione di indossare la maglia della Roma.
“Sono veramente contento, ringrazio i Friedkin che hanno fatto di tutto per portarmi” le sue prime parole. Circa invece l’accoglienza che l’ha letteralmente travolto all’aeroporto di Fiumicino, Soulé ammette: “Non me l’aspettavo, sapevo ci sarebbe stata un po’ di gente ma non così. Non me lo sarei mai immaginato in vita mia”. Insomma, un’autentica sorpresa anche per lui quella che i tifosi giallorossi gli hanno dedicato una volta sceso dalla scaletta dell’aereo. Un’accoglienza che non avrebbe mai potuto ricevere nella fretta Torino. Poi, sempre lungo la chiaccherata, interessante quanto dichiarato sui suoi compagni di squadra.
La prima intervista di Matias Soulé alla Roma: il numero l’ha scelto perché…
“Paredes e Dybala li ho sentiti non appena hanno iniziato a circolare le voci sull’interesse della Roma nei miei confronti. Mi hanno parlato di tutto, di quanto si stesse bene qui, io ho chiesto di tutto e parlavo ogni giorno sempre di più con Paulo, che mi chiedeva quando sarei venuto”. Prima della decisione definitiva ha voluto sincerarsi di come fosse il clima a Trigoria, chiedendo ai due connazionali. Un’amicizia nata fin dai tempi del Frosinone, quando almeno una volta settimana faceva una scappata nella capitale per salutare proprio i due connazionali. Ora, col suo arrivo, il gruppo albiceleste della Roma è davvero al completo.
Sempre sulla scelta, Soulé ha inoltre dichiarato che il contributo di De Rossi e della società è stato fondamentale per dirimere ogni suo dubbio a riguardo. Poi il ringraziamento che non ti aspetti: “Con Di Francesco e Angelozzi ho imparato tutto. Senza di loro, non sarei arrivato qui”. Chiuso il cerchio dei ringraziamenti con la sua precedente esperienza, sempre nel corso dell’intervista Soulé ha fatto capire perché ha scelto il numero 18 della Roma. Un numero di una certa rilevanza perché vestito da gente come Batistuta e Cassano. “L’ho scelto perché era libero e per mia nonna, avendolo scelto lo scorso anno al Frosinone”.