Il mercato giallorosso in entrata sul fronte degli attaccanti esterni potrebbe non essersi concluso con l’arrivo di Matias Soulé. Se in queste ore per Ghisolfi la priorità è chiudere chiaramente l’operazione Dovbyk, il Direttore dell’area tecnica si mantiene vigile sulle altre opportunità che potrebbero venir fuori nelle prossime settimane. E una di queste riguarda proprio le corsie laterali offensive sebbene, apparentemente, la squadra lì risulti più coperta rispetto ad altre zone del campo.
Al momento infatti oltre a Dybala e a Soulé ci sono anche El Shaarawy e Baldanzi, praticamente le coppie che si alterneranno in campo durante le partite con i primi due titolari e i secondi pronti a subentrare. Tuttavia, come emerso in queste ore, la società dei Friedkin non avrebbe accantonato del tutto la possibilità di intervenire ulteriormente in questo settore. “Il mercato è un puzzle”, aveva detto De Rossi al termine dell’amichevole di sabato scorso contro il Tolosa. Vediamo allora quali incastri potrebbero esserci.
Attaccanti esterni: non sono la priorità ma…
Intendiamoci. Il mercato per gli esterni d’attacco, dopo l’arrivo di Soulé dalla Juve (oggi l’annuncio ufficiale?), può considerarsi ad oggi chiuso. La necessità per la Roma è infatti quella, una volta definito il ruolo del nuovo centravanti (leggi qui le ultime su Dovbyk), di puntellare la difesa, sia per quanto riguarda il ruolo di terzino destro – dove c’è il solo Celik e forse Zalewski da adattare – che per quello del centrale. I giocatori attualmente in rosa, seppure per motivi diversi, non convincono: da Smalling, a Kumbulla fino ad arrivare al separato in casa Karsdorp (ieri pomeriggio si è parlato di un possibile suo approdo al Milan), queste le scelte a disposizione di De Rossi oggi oltre alla coppia Mancini-Ndicka che partirà titolare. Non proprio il massimo ecco.
Dopodiché ci sarà da monitorare attentamente il centrocampo. Qui però l’ipotesi che alla fine si possa rimanere con i calciatori attualmente in rosa non è poi così remota. L’innesto di Le Fee e la permanenza di Paredes che ha detto no all’Arabia, potrebbero spingere Ghisolfi a non trattare ulteriori acquisti in questo reparto. Cosa potrebbe dunque far cambiare strategia? Proprio come per le corsie esterne offensive l’unica variabile può essere rappresentata dalle uscite. “A volte prima di parlare di entrate bisogna parlare di uscite“, ha dichiarato DDR. Tanto in mediana, quando nel ruolo dell’ala aggiungiamo noi.
Calciomercato Roma: torna di moda il nome di Wesley del Corinthians
Sinistra, destra, seconda punta. Sono le caratteristiche, evidentemente molto duttili, del nome accostato nuovamente dalle parti di Trigoria in queste ore. Wesley Gassova Ribeiro Teixeira, più semplicemente Wesley. Su di lui si era esposto a inizio luglio niente meno che Cafù, uno che dalle parti di Roma conoscono bene. Giovanissimo – si tratta di un classe 2005 – l’esterno d’attacco “a tutto campo” ben si sposerebbe con il nuovo corso sposato dai Friedkin: basta calciatori a fine carriera e magari dallo stipendio d’oro, sì ad investimenti per il presente e per il futuro. Alto 1,80, per lui quest’anno 20 partite in campionato impreziosite da 2 gol e 1 assist. Un colpo per il futuro chiaramente, a differenza di Soulé.
Al momento però, ribadiamo, in quel settore del campo la Roma è più che coperta. Il che però, non significa che da qui al 31 di agosto le cose non possano cambiare. “Il mercato è un discorso delicato, ampio. A volte dici ‘Voglio quello, non mi interessa quanti ne ho’”, ha risposto De Rossi alla domanda diretta sulla possibile ricerca di un altro esterno d’attacco da aggiungere in rosa. In altre parole se dovesse esserci “un’opportunità nel mese di luglio o agosto” – ha aggiunto DDR – si valuterà. Il tutto però, a nostro avviso, così come per quanto riguarda gli altri reparti sopra menzionati, dovrà essere subordinato alle eventuali uscite.