Lionel Messi, c'è anche lui nella top 10 dei più ricchi giocatori al mondo: ma non è il primo - (RomaForever.it)
Chi è il calciatore che prende più soldi in assoluto oggi? Curiosità sul mondo dorato del pallone dove i maxi ingaggi, sebbene privilegio di una ridotta élite, raggiungono cifre davvero mostruose, nemmeno minimamente immaginabili per noi comuni mortali. Del resto si sa, il calcio movimenta ogni anno miliardi tra calciomercato, diritti tv e per l’appunto stipendi da capogiro. E se c’è chi chiede una maggiore sostenibilità all’intero comparto, la verità è che chi può permetterselo continua a chiedere (e pure ad ottenere!) tanto, tantissimo dalle società.
Come vi abbiamo raccontato in questo nostro approfondimento, negli ultimi dieci anni abbiamo assistito ad un aumento esponenziale dei costi nel calcio, dal prezzo dei giocatori (per i quali oggi serve spendere il triplo rispetto ad appena dieci anni fa), passando per le commissioni milionarie da corrispondere ai procuratori, fino ad arrivare proprio agli ingaggi che, nonostante la volontà di tutti – a parole – di ricercare una maggior misura, continuano ad essere spropositati. E non solo per i cosiddetti top player, anche per calciatori di seconda e terza fascia con il rischio, prima o poi, di far saltare in aria il banco.
Intanto però tutto scorre, verrebbe da dire. In principio era stata l’America, poi era arrivata la Cina. Quindi, negli ultimi anni, l’Arabia e se vogliamo anche un intermezzo con destinazione Canada. Parliamo di tutte le grandi “bolle economiche” scoppiate in tempi più o meno recenti al livello mondiale nel calcio: Paesi che, nel tentativo di promuovere e far crescere il livello del movimento nei propri Stati, hanno ricoperto d’oro campioni più o meno a fine carriera nella speranza di attrarre investitori e, ovviamente, altri calciatori. Tutti esperimenti, c’è da dire, quasi sempre falliti. O meglio. Tutto funziona al momento e bravo – è inutile girarci attorno – è chi riesce a sfruttare il momento portandosi a casa stipendi faraonici. Prima che l’effetto svanisca.
Nel medio-lungo periodo infatti i risultati scarseggiano ad arrivare e dunque “la bolla” si ridimensiona o scoppia del tutto. Come quelle di sapone dei bambini. America, Cina, Canada, l’epilogo è stato sempre il medesimo. E anche in Arabia, l’ultima moda folle di un calcio amante oramai soltanto del denaro a dispetto di ambizioni e carriere personali, qualcuno si sta già interrogando se valga la pena investire (buttare?) tutti questi soldi in quello che resta in definitiva pur sempre uno sport. La sensazione è allora che, prima o poi, anche da quelle parti il giocattolo calcio stufi. Vedremo dunque chi riuscirà a prendere il treno prima che parta definitivamente pure da questa stazione.
Ricapitolando, il calcio inflazionato (anche) da queste congiunture economiche senza logica ha portato tantissimi benefici soltanto per i calciatori ingaggiati, pochi, pochissimi, quelli invece per le società che hanno investito; e soprattutto “zero” o quasi per il mondo del calcio in generale, inteso come parte sana di questo sport. Men che mai poi per quei Paesi che proprio accalappiando il fuoriclasse di turno pensavano di svoltare. Lo dicevamo prima.
Non solo. Le iper-valutazioni dei calciatori e soprattutto i lauti – ma inarrivabili – ingaggi hanno portato anche ad altre conseguenze nefaste. In primis a causa della concorrenza sleale nei confronti della altre “squadre normali”, e in secondo luogo per l’aver provocato un aumento incontrollato dei prezzi dei calciatori, anche quelli di medio-basso livello. Insomma, un vero e proprio disastro. Ad ogni modo, chi sono ad oggi i “Paperon De’ Paperoni” del mondo del pallone?
Questa la classifica aggiornata* con gli ultimi dati disponibili reperibili al momento (l’articolo verrà poi aggiornato in caso di nuove informazioni sull’argomento). In grassetto i calciatori che hanno accettato una proposta dall’Arabia Saudita:
*Fonte: Forbes, incassi complessivi percepiti nella stagione 2023/2024