L'Italia U19 schiarata prima della semifinale con la Spagna - figc.com
Italia-Spagna U19 è in poche parole il remake della scorsa edizione dell’Europeo. Stessa avversaria, le temibili Furie Rosse dei giovani fenomeni, e stessa fase della competizione: il penultimo atto, la semifinale. Purtroppo le cose non sono andate per il meglio e in finale ci vanno gli iberici dopo una gara tiratissima nella quale gli italiani hanno purtruppo mancato diverse occasioni. Inizio a motore diesel, poi però gli Azzurrini crescono strada facendo piantando stabilmente le tende nella metà campo avversaria. Due le principali occasioni della prima parte. La punizione di Pafundi che per un attimo fa gridare al gol. E lo scambio ad alta intensità tra Camarda e Lipani, con quest’ultimo che non trova la via del gol per un nonnulla.
Nella ripresa Zeroli apre troppo il piattone e getta alle ortiche l’ennesimo affondo di Bartesaghi. Gli azzurrini la mettono sulla tenuta territoriale, mentre la Spagna si accende a folate con un Iker Bravo uscito alla distanza. Ma non bastano i tempi regolamentari per assegnare il pass, servono i supplementari. E qui Fortuny infila Marin alla prima vera occasione. Al 111′ è Jesus Rodriguez a mancare il bis scivolando a pochi passi dalla riga. Al 118′ ecco l’ultima occasione per l’Italia, con Sia che semina il panico offrendo a Zeroli un cioccolatino solo da scartare che quest’ultimo spreca inesorabilmente. Spagna in finale per una sola rete di vantaggio…
Per quanto riguarda i giocatori giallorossi in campo, il bilancio rimane positivo, al netto della sconfitta. Tra i pali ha giocato per tutto il torneo Renato Bellucci Marin, autentica certezza della porta della seconda squadra della Roma. Per lui sufficienza meritata anche se per larghi tratti della partita è stato spettatore non pagante. Purtroppo non riesce ad evitare il gol-vittoria di Fortuny, ma in compenso tiene successivamente vive le speranze italiane fino all’ultimo evitando il raddoppio spagnolo. Sulla corsia di destra operava invece Mattia Mannini, che si merita mezzo voto in più del collega. Ottima difatti la collaborazione con Pafundi, oltre al lavoro di contenimento su Diao.
Queste le parole del tecnico Bernardo Corradi: “Credo che abbiamo fatto una partita meravigliosa, giocando con intensità, geometria e principi. Il calcio è anche questo: hai tante occasioni, non concretizzi e vieni punito. Dispiace per i ragazzi perché il sacrifico, la voglia e l’abnegazione sono state ai limiti della perfezione. A volte quando si tirano le somme si guarda dove si è arrivati senza tener conto del percorso fatto. Ho detto ai ragazzi che sono orgoglioso di loro: questa sera quando metteranno la testa sul cuscino e passerà l’arrabbiatura, potranno dormire sereni e orgogliosi di quanto fatto”.
ITALIA-SPAGNA 0-1 dts
Marcatori: 100’ Fortuny.
ITALIA (4-3-1-2): Marin; Mannini (106’ Romano), Mane, Chiarodia, Bartesaghi (115’ Sia); Ciammaglichella (71’ Magni), Lipani (71’ Harder), Di Maggio (106’ Anghelè); Zeroli; Pafundi, Camarda (85’ Ebone). A disp: Magro, Pagnucco. All. Corradi.
SPAGNA (4-3-3): Raul Jimenez; Perea, Keddari, Gasiorowski, Julio Diaz; Belid (101’ Senhadji), Chema Andrés, Hernandez (56’ Mella); Dani Rodriguez (75’ Jesus Rodriguez), Iker Bravo, Diao (56’ Fortuny). A disp: Gonzalez, M. Carvalho, Dani Diaz, Ramon, Munoz. All. Lana.
Arbitro: Marian Barbu (ROU). Assistenti: Marica (ROU) e Smiljanić (BIH). Quarto ufficiale: Luka Bilbija (BIH).
Note: ammoniti Camarda, Lipani, Mannini e Romano (I); Fortuny, Iker Bravo, Raul Jimenez e M. Carvalho (S).