Lo sport, la passione, l’amicizia, l’aggregazione, sono tutti valori che vogliono sconfiggere una volta per tutte ogni forma di violenza, fisica o verbale: questo il messaggio mandato alle giovani generazioni dal VI Municipio di Roma con l’intitolazione di un parco ad Antonio De Falchi, lo sfortunato tifoso romanista ucciso ormai 35 anni fa, nel 1989. Un’iniziativa dell’amministrazione che ha fatto felici in primis i familiari di Antonio, come mamma Esperia e la sorella Anna. Ma anche tutti quei tifosi giallorossi che ancora ricordano come fosse ieri quel maledetto 4 giugno nei pressi dello stadio Giuseppe Meazza di San Siro.
De Falchi verrà infatti omaggiato martedì 30 luglio alle ore 18.30 con l’intitolazione di un parco di Roma a suo nome. Uno spazio pubblico che gli rende memoria e che ricorda a tutti quanto sia insensato macchiare lo sport più bello del mondo con atti di violenza di questo tipo. O criminali nella fattispecie in questione. Già a maggio i consiglieri del VI Municipio avevano chiesto di riqualificare la zona del parco, situato all’angolo di via di Torre Spaccata con via Michele de Marco. L’idea portata in consiglio era quella di sistemare lo spazio verde e mettere una targa commemorativa in memoria del tifoso. L’iniziativa ha raccolto fin da subito un largo consenso.
All’evento sarà senz’altro presente il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, oltre alla sorella di Antonio, Anna, più qualche rappresentante del club stesso. Perché la Roma non farà di certo mancare la sua presenza e manderà per l’occasione qualcuno a testimoniare la vicinanza della società alla famiglia della vittima. Ma non è finita qui. Al cerimoniale dovrebbero presenziare persino dei gruppi della Curva Sud che l’altra sera, durante la festa del 97° compleanno della Roma, hanno ricordato proprio De Falchi con un coro. Difatti, nonostante gli anni, la figura del giovane tifoso non è mai stata dimenticata negli ambienti del tifo organizzato capitolino.
Mariano Angelucci, presidente commissione Turismo di Roma, spiega: “Il parco si trova nel quartiere di Torre Maura, dove Antonio è nato e cresciuto. Siamo molto felici. È un lavoro che abbiamo iniziato circa un anno fa. Per questo ringrazio il sindaco Gualtieri, l’assessore Gotor e tutti gli uffici coi quali abbiamo lavorato. Un ringraziamento va anche al Municipio VI e in particolare al consigliere Flavio Mancini. Perché lui, circa un mese fa, ha fatto approvare un atto che ha rafforzato il lavoro che stavamo facendo. L’omicidio di Antonio De Falchi è stato uno degli episodi più brutti della storia del calcio. Ma con questa intitolazione il suo ricordo resterà vivo nella Città eterna”.