De Rossi: “Voglio essere ricordato come uno innamorato folle della Roma”

L’allenatore giallorosso in un’intervista aveva raccontato tutto il suo attaccamento alla squadra e alla Capitale. A quel tempo era ancora protagonista in campo, oggi è tornato ad essere presente e futuro del club

Luca Mugnaioli -
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De Rossi intervista
Daniele De Rossi – (RomaForever.it)

Daniele De Rossi e la Roma, un legame già entrato nella storia di questa società e con un futuro ancora tutto da scrivere. Leader in campo in passato, leader ancora oggi che siede in panchina. Ma anche sul mercato come dimostrano le recenti operazioni che i giallorossi stanno chiudendo in queste ore, Soulé in testa. DDR si è calato perfettamente nel suo ruolo di allenatore ma anche di uomo-società, facendosi valere nelle sedi opportune senza però intaccare l’ambiente nella percezione dall’esterno. 

Aziendalista sì, nei giusti modi però. Del suo straordinario percorso a Trigoria ci siamo occupati più volte nelle ultime settimane, del resto la sua è una storia davvero unica nel suo genere per molti aspetti. Arrivato all’età di 41 anni, compiuti proprio ieri, De Rossi è pronto al fatidico salto di qualità per la sua carriera: il suo carisma, le sue qualità dentro e fuori dal campo, hanno convinto i Friedkin a mettergli in mano il futuro societario sottoponendogli un contratto fino al 2027. Che significa una cosa sola: massima fiducia nel suo lavoro. 

Accadde oggi: l’intervista di De Rossi alla NBC

De Rossi Roma
De Rossi – (RomaForever.it)

La storia di DDR a Roma è quasi un unicum nel suo genere dicevamo. Non è facile, anzi tutt’altro, trovare un professionista che, dopo aver giocato una vita intera da calciatore in un club ci ritorna da allenatore a distanza di anni. Pensate che nemmeno Totti – fino ad oggi – è arrivato a tanto. De Rossi, dal canto suo, non ci ha pensato su due volte quando nel gennaio scorso ha deciso di accettare la proposta dei giallorossi in uno dei momenti più complicati della storia recente del club. E poco importa se c’era da sostituire una leggenda come Mourinho. Daniele si è rimboccato le maniche ed ha risposto ‘presente’.

Del resto il suo amore per la Roma, dimostrato anche pochi giorni fa in occasione dell’anniversario della fondazione del club, è sempre stato viscerale, tanto per la squadra quanto per la città. “C’è qualcosa dentro di noi cittadini romani“, aveva dichiarato DDR proprio il 25 luglio di sette anni fa (De Rossi ancora giocava per la Roma, ndr) in un’intervista alla NBC, la nota emittente americana. “Roma è una città ricca di storie e di storia, è un mix di cose nuove che però restano legati alla nostra storia passata. E’ qualcosa che devi ricordare, che influenza la tua vita anche al di fuori del calcio“, aveva proseguito.

“Voglio essere ricordato come un calciatore innamorato follemente della Roma”

Il giornalista gli aveva quindi chiesto come gli sarebbe piaciuto essere ricordato una volta dato l’addio al calcio. A quel tempo DDR era ancora un giocatore della Roma come detto e soltanto due anni dopo avrebbe lasciato Trigoria con destinazione Argentina, Boca Juniors, prima di appendere definitivamente gli scarpini al chiodo. Nessuno, ma proprio nessuno, poteva immaginare che sette anni dopo De Rossi sarebbe stato richiamato nella “sua Roma” per allenarla. Ebbene, questa era stata la sua risposta a quella domanda:

“Voglio essere ricordato come un calciatore professionista ma soprattutto come uno innamorato folle per la sua squadra. Ed anche un buon calciatore perché penso di esserlo”.