“O Premier, o Juve, ma in Next Gen“. Ultimatum, velata – ma non troppo – minaccia, ricatto, chiamatelo come volete. In queste ore la stampa, e non solo quella bianconera, sta riportando le parole che la Dirigenza bianconera avrebbe riferito a Matias Soulé, stella nascente del calcio argentino e in queste ore sempre più vicino ad accasarsi alla Roma, nel corso di un duro confronto tra le parti. La causa dello scontro? Il fatto che il trasferimento (qui tutti gli ultimi aggiornamenti) si stia concretizzando alle condizioni dei giallorossi e non più a quelle imposte da Torino fino a qualche giorno fa. Prendere o lasciare.
Le richieste della Juve del resto erano chiare e note a tutti, Roma compresa: 35 milioni, 30+bonus, o giù di lì. Adesso però c’è ottimismo da Trigoria per chiudere ai 28 totali proposti, forti della volontà del calciatore ribadita da tempo. E non è un caso che la partita si sia spostata in questi minuti dal prezzo del cartellino alla percentuale della futura rivendita del calciatore da concedere al club bianconero: 10-15% il massimo a cui è disposto spingersi Ghisolfi, almeno il 20% quello a cui punta la Juventus. Insomma, schermaglie che sembrano presagire comunque la conclusione della trattativa a favore della società dei Friedkin, dando così modo al calciatore di raggiungere la destinazione tanto desiderata e a De Rossi di godersi il rinforzo sul mercato tanto atteso.
Poco importa allora se il Leicester, qualcuno sostiene anche il West Ham, si sia esposto per Soulé. Alla fine in corsa è rimasta soltanto la Roma. E la Juventus, alla ricerca di liquidità da riversare sul mercato, si è trovata messa alle strette non riuscendo ad accendere quell’asta che avrebbe fatto arrivare nelle casse del club sicuramente la richiesta economica per l’attaccante argentino. Le cose però non sono andate come sperato. Che fare dunque?
E’ in questo contesto allora che si inserirebbero le presunte parole rivolte dalla società bianconera al calciatore e svelate quest’oggi dal Corriere dello Sport: “O aspetti l’offerta giusta dalla Premier oppure resti qui ma vai in next gen“. Parole che hanno il sapore di ultima spiaggia, dettate dalla consapevolezza di aver perso la mano di gioco. Anche perché altrettanto decisa sarebbe stata la risposta del giocatore: “Per me va bene, ma se devo andar via mi muovo solo per andare alla Roma“.
Braccio di ferro dunque non solo con la Roma ma anche col calciatore. Uno scenario che, di fatto, sta agevolando i giallorossi, considerando che difficilmente la Juventus, alle prese pure con la “grana Chiesa”, potrà permettersi di tenere parcheggiato Soulé arrivando peraltro, così facendo, a svalutarlo. Inoltre, regolamento alla mano, l’esterno argentino in next gen non potrà nemmeno giocare avendo già disputato in Serie A più di 50 partite ufficiali. Ovvero il tetto massimo previsto dal regolamento per cui un calciatore possa essere inserito nella rosa di Serie C. Forse perfino una sorta di beffa, considerando che l’attaccante ne ha disputate 51, di fatto soltanto una in più del limite previsto. Una mossa dunque, ribadiamo, dando per certa la fondatezza della notizia, che rivelerebbe una Juventus sempre più alle corde. Finita nella posizione di non poter più dettare le regole del gioco.