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5 anni fa l’addio a Roma, ma era solo un arrivederci. De Rossi compie 41 anni: “Auguri mister”

Il 24 luglio del 2019 De Rossi salutava la Capitale e partiva alla volta dell’Argentina. Nessuno quel giorno avrebbe immaginato che, a distanza di qualche anno, DDR sarebbe tornato a Trigoria come allenatore. Oggi il compleanno sognando come regalo Soulé (e non solo)

Ci sono storie nel calcio dal sapore davvero particolare. E in casa Roma la favola di Daniele De Rossi è una di queste. Ma il suo non è il semplice racconto dell’ex bandiera in campo che torna dopo l’addio al calcio giocato per allenare la sua squadra, è molto, ma molto di più. Anche per come si è sviluppata. Del resto il mix di stupore, unito anche ad un po’ di scetticismo diciamoci la verità, che aveva accompagnato il ritorno di DDR a Trigoria, è roba di appena sei mesi fa. Una sfida tutta in salita, accettata con solo rischi e pochi benefici per De Rossi: sostituire in panchina uno dei “mostri sacri” della storia recente del pallone e che per di più aveva riportato a Roma un trofeo europeo dopo tantissimi anni. Ma anche con la sfrontatezza di chi, votata la sua anima a Roma nella vita, non aveva nulla da perdere.

Oggi la storia è completamente cambiata. L’ex “capitan futuro“, una delle tante definizioni che lo hanno accompagnato nella sua carriera alla Roma, si è guadagnato sul campo la fiducia di tutto l’ambiente, dai tifosi alla società. Tanto che, poche settimane fa, è arrivato il rinnovo del contratto fino al 2027. De Rossi nuovamente presente e futuro del club dunque. Fa un certo effetto allora, a maggior ragione oggi che DDR compie 41 anni, riprendere l’album fotografico dei tempi andati e accorgersi che proprio in questa giornata nel 2019 il centrocampista salutava tutti e partiva da Fiumicino con destinazione Buenos Aires. Tutti pensavano fosse un addio. E invece era soltanto un arrivederci.

De Rossi e la Roma: in 5 anni è cambiato tutto

De Rossi al Boca Juniors – (RomaForever.it)

Chissà come avrebbe reagito Daniele se qualcuno all’aeroporto quel giorno gli avesse detto che nel 2024 avrebbe allenato la Roma subentrando a Mourinho. Uno scenario nemmeno da fantacalcio, proprio da fantascienza. Ebbene, in questi pochi anni la vita di DDR è stata stravolta: vero, l’avventura in Argentina al Boca Juniors non è andata forse come sperava ma in ogni caso quell’esperienza ha contribuito a fargli capire quale fosse la sua nuova strada arrivato all’età di 36 anni. Il suo futuro, scritto nella pietra, era in panchina. E poco importa – in mezzo anche l’esperienza con la Nazionale –  se la primissima avventura alla Spal non è andata benissimo. Incidenti di percorso, direbbe qualcuno.

Il resto è storia recente. A gennaio di quest’anno DDR, nonostante la sua poca esperienza maturata come allenatore, ha deciso di accettare la chiamata della Roma, in uno dei momenti probabilmente più complicati per i giallorossi degli ultimi anni. L’ex “capitan futuro“, che poi capitano ci era comunque diventato coronando la sua lunga esperienza romanista durata ben 18 anni, non si è tirato indietro ed ha risposto ‘presente’ per dare una mano alla “sua” Roma nel momento del bisogno. Due giorni fa, in occasione del 97esimo anniversario della fondazione del club, ha scritto sui social: “Ti amo amore mio”. I colori giallorossi e De Rossi ancora insieme: come ieri, così oggi. Sognando un futuro vincente.

Il regalo più atteso: il calciomercato

Sentimenti a parte, tornando lucidamente sulla stretta attualità della Roma, il regalo di compleanno più atteso per De Rossi è quello di un’accelerata, in tempi rapidi, sul mercato. Sì perché sebbene la distanza con la Juventus per Soulé appaia minima l’affare non si è ancora sbloccato. Ed è soltanto uno dei tasselli, paradossalmente nemmeno quello principale, che mancano alla sua squadra. Nell’amichevole con il Kosice, terminata 1-1, si sono viste tutte le difficoltà dell’allenatore nel dover mandare in campo appena una manciata di titolari, considerando le tante assenze dovute in parte alla mancanza dei nazionali ma soprattutto alle lacune di chi è andato via senza essere stato ancora sostituito. Siamo sicuri allora che, spegnendo le candeline, Daniele abbia avuto soltanto un desiderio da esprimere. Il calendario recita 24 luglio e, festa a parte, il countdown all’inizio del campionato non prevede sconti. E a De Rossi servono certezze.

Luca Mugnaioli
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Luca Mugnaioli
Tags: de rossi