Stamattina Federico Chiesa è tornato in ritiro con la Juventus. Il calciatore si è sposato recentemente a Grosseto e oggi torna alla base, la sua figura è strettamente collegata a quella di Koopmeiners. Il motivo è semplice: mentre l’esterno azzurro salutava i collaboratori e gli addetti ai lavori della Continassa, Percassi faceva sapere alla Vecchia Signora che il tempo dei saldi è finito.
L’argomento principale è proprio il centrocampista dell’Atalanta su cui la Juventus ha messo gli occhi addosso da tempo. Anche le mani, per usare una metafora, dato che ha fatto idealmente firmare un principio di accordo al calciatore. 3 milioni a stagione per 5 anni. Ragion per cui Percassi ha fatto la voce grossa: la trattativa non è un passo a due, semmai un patto a tre.
Koopmeiners in stallo: la Juve deve sbloccare l’affare
Significa che, senza l’ok della Dea, il calciatore non si muove da Bergamo. Gasperini approva e, nel farlo, aiuta la Roma. L’assioma è facile ma non scontato: i bianconeri vogliono Koopmeiners, Thiago Motta lo ha cerchiato di rosso nella lista delle priorità, offrono 45 milioni alla Dea. I bergamaschi rifiutano perchè vogliono almeno 60 milioni, possono scendere a 55. Non oltre.
Questa la linea di demarcazione che non deve essere superata: il centrocampista olandese, sebbene abbia l’accordo con la Vecchia Signora, tace e acconsente. L’Atalanta l’ha fatto diventare un campione invidiato, non è nella posizione per ingaggiare un braccio di ferro. Giuntoli, DS bianconero, comprende e aspetta le cessioni.
Cosa c’entra la Roma
Qui torniamo alla Roma e a Chiesa, ma anche alla Roma e a Soulè. La Vecchia Signora per arrivare al centrocampista ha bisogno di cedere. Quindi potrebbe cedere uno, forse addirittura due, alla volta i suoi pezzi pregiati per racimolare un tesoretto da reinvestire. La Roma ringrazia sperando in un’accelerata nelle trattative. Ora il tempo è denaro anche per la Juve: passano le settimane e Thiago Motta vuole il perno di centrocampo, almeno quanto De Rossi aspetta Chiesa e Soulè.